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Piazza Affari: effetto Telecom? Ci guadagna Mediobanca

Nella giornata di Telecom Italia e dell’accordo con Telefonica, Piazza Affari è la migliore d’Europa (+0,85%) – Dopo un primo rush, alla fine della giornata il gruppo italiano delle telecom chiude con un rialzo dell’1,69% – Ancora meglio fa Mediobanca (+3,62%) che si trova nella condizione di contabilizzare una plusvalenza potenziale di 60 milioni

Piazza Affari: effetto Telecom? Ci guadagna Mediobanca

EFFETTO TELECOM: CI GUADAGNA MEDIOBANCA
IL T BOND USA AL 2,58% AI MINIMI DA UN MESE

Milano, nella giornata di Telecom, è la migliore Borsa d’Europa. Il titolo dell’ex incumbent trascina al rialzo anche i soci italiani di Telco.

A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib chiude con un rialzo dello 0,85% a quota 18.064.

In rialzo anche gli altri mercati: Parigi +0,59%, Francoforte +0,32%, Madrid +0,3%. Fuori dalla zona euro, Londra +0,1%, Zurigo -0,1%.

Telecom Italia sale del 1,69% dopo l’accordo fra i soci italiani di Telco e la spagnola Telefonica che aumenterà la sua quota in Telco al 66% sulla base di una valutazione delle azioni Telecom Italia di circa 1,1 euro. In seguito Telefonica salirà al 70% e successivamente rileverà le azioni dei soci italiani. L’operazione non prevede nessuna Opa sul resto del capitale di Telecom Italia.

Generali +1,4%, svaluterà le azioni Telecom Italia nel terzo trimestre di quest’anno con un effetto negativo di 65 milioni.

Mediobanca sale del 3,62%. Avendo già allineato la partecipazione in Telecom Italia al valore di mercato, l’istituto di Piazzetta Cuccia si trova nella condizione di poter contabilizzare una plusvalenza potenziale di 60 milioni di euro.

Sul mercato dei titoli di Stato in vista delle aste di domani il rendimento del Btp decennale scende di 2 punti base al 4,22%, spread a quota 236 (+2 punti base).

In Usa cala l’attesa del tapering: il rendimento del Treasury Bill a 10 anni a 2,58%, in calo di due punti base e minimo delle ultime 4 settimane.

Senza grandi emozioni la seduta di Wall Street: l’indice S&P500, è in lieve rialzo +0,14 al pari del Dow Jones. Nasdaq +0,37%.

La fiducia dei consumatori mostra qualche segnale di deterioramento: l’indice elaborato da Conference Board, è sceso in settembre a 79,7 da 81,8 di agosto, gli economisti si aspettavano 79,9.

Tra le altre banche, Intesa +0,41%, Unicredit +1,11%, Monte Paschi -0,48%.

Azimut +2,86%, Banca Generali +1,9%: Citigroup ha avviato la copertura con raccomandazione “buy” e target price 20 euro per entrambi i titoli. Mediolanum guadagna l’1,24%.

Ben comprate le Utility, dopo che Mario Draghi ieri ha confermato uno scenario di bassi tassi d’interesse.

Enel +2,05%. La società ha annunciato di aver ceduto al colosso petrolifero russo Rosneft, per 1,8 miliardi di dollari, il 40% di Artic Russia, società che a sua volta possiede il 49% di SeverEnergia. Quest’ultima possiede alcuni giacimenti nella regione dello Yamal-Nenets, nella parte settentrionale della Russia.

Eni perde lo 0,35%. Citigroup ha messo la società petrolifera italiana fra i “least preferred stock”, cioè fra le azioni “meno preferite”.

Contrastati i titoli industriali: Fiat perde lo 0,4%, Finmeccanica -0,08%. Fiat Industrial +3,29%.

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