L’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona è sceso dai 51,4 punti di agosto ai 51,1 di settembre, deludendo le aspettative degli analisti, che avevano previsto una crescita a 51,6 punti. Il dato, elaborato da Markit, rimane comunque al di sopra della fatidica soglia dei 50 punti, che segna la linea di demarcazione tra espansione e contrazione dell’attività. L’indice composito della produzione, invece, è salito a 52,1 punti, ai massimi da giugno 2011, grazie alla crescita dei servizi.
In Germania il dato preliminare dell’Indice Pmi dei servizi si è attestato a 54,4 punti, in netta crescita rispetto ai 52,8 di agosto. Il dato è risultato superiore ai 53,1 punti previsti dagli economisti.
In Francia, invece, l’indice manifatturiero ha fatto registrare un lieve calo, da 49,7 punti a 49,5, tornando ai minimi da 3 mesi. Nonostante ciò, l’indice composito e l’indice dei servizi francesi sono saliti ai massimi da 20 mesi, toccando rispettivamente quota 50,2 punti (da 48,8) e 50,7 (da 48,9).