Cala la fiducia dei consumatori nelle utilities, che scivola ai livelli più bassi da quattro anni, ovvero da quando è stata avviata l’indagine annuale di Accenture, “New Energy Consumer”, che coinvolge 11.000 utenti in 21 paesi. La quota di intervistati che nutre fiducia nelle utility e ritiene di ricevere informazioni utili sui consumi è crollata al 24% dal 33% dello scorso anno.
Un livello molto basso, che si flette ulteriormente guardando all’Italia, dove la percentuale di chi ritiene di essere informato adeguatamente dai propri fornitoori di energia è scivolata fino al 13%, in calo del 4% rispetto al 2012.
Oltre alla fiducia, risulta in flessione anche il livello di soddisfazione dei consumatori, caduto al 47% a livello globale, dal 59%, e al 43% tra gli italiani, rispetto al 56% del 2012. Nonostnte soddisfazione e fiducia siano ai minimi, la propensione al cambiamento dei consumatori italiani rimane bassissima: poco più di uno su dieci (12%) cambierebbe fornitore nei prossimi 12 mesi.
Il 73% dei consumatori intervistati (80% tra il campione italiano) prenderebbe in considerazione fornitori alternativi, rivolgendosi ai settori retail, telecomunicazioni e web, per l’acquisto di elettricità e di prodotti e servizi correlati all’energia.