L’abolizione dell’Imu sulla prima casa è una nota dolente che risuona in Europa, come a Bologna, perché i Comuni, alle condizioni date, fanno fatica a far quadrare i conti. “Lo Stato ci mette in disavanzo, togliendoci la terra sotto i piedi”, sostiene Silvia Giannini, vicesindaco e assessore al bilancio del Comune petroniano. Per questo i bolognesi guidano un piccolo gruppo di enti locali che si battono per mantenere, almeno in parte, l’imposta sulla prima casa. Su questo punto Bologna, nei prossimi giorni, chiederà all’Anci di prendere posizione.
La Service tax, che dovrebbe entrare in vigore nel 2014, non piace molto sotto le due torri: “rischiamo di cadere dalla padella nella brace – dice Giannini – visto che questa imposta spalma gli oneri anche sugli affittuari” e necessita di una riforma del Catasto ancora lontana. Insomma “non è certo il passo verso l’equità che avevamo chiesto”.
Il percorso dell’abolizione totale dell’Imu sulla prima casa è, fra l’altro, irto di ostacoli per il Governo, vista la necessità di rimborsare i Comuni per mancato gettito e il fatto che le aliquote siano diverse. La vicesindaco. Giannini propone quindi che lo Stato “dia a tutti i Comuni la stessa cifra, rimborsando la prima rata calcolata sull’aliquota base” e poi “lasci loro una leva residuale”. In questo modo “garantirà ai Comuni il pareggio di bilancio secondo le previsioni fatte e abbatterà di circa la metà l”imposta per i cittadini”.
Per l’assessore bisogna muoversi in questa direzione, poiché “manca anche la certezza delle coperture finanziarie. Lo Stato infatti si è impegnato a coprire il mancato gettito 2013, ma finora non ha compiuto alcun atto concreto. I miliardi stanziati per l”abolizione dell’Imu riguardano la prima rata e fanno riferimento al gettito 2012″. Mancano all’appello le risorse per i Comuni, come Bologna, che hanno aumentato l’aliquota quest’anno e non vi sono certezze sulla seconda rata, poiché il tema è rinviato alla Legge di stabilità a metà ottobre. Nel 2014 dovrebbe arrivare poi la nuova Service Tax, ma le informazioni, a Giannini, non sembrano sufficienti. Così – sostiene – alla data di oggi, “non sappiamo se ci viene rimborsato l”intero gettito Imu e non sappiamo su quali imposte potremo agire il prossimo anno”. Presupposti in base ai quali fare un bilancio diventa difficile, se non impossibile.