Enel, come comunica la società in una nota, ha lanciato sul mercato internazionale un’emissione di bond subordinati ibridi non convertibili per un importo complessivo di circa 1,75 miliardi di euro in due tranche, una di 1,2 miliardi di euro e una di 400 milioni di sterline. I titoli sono destinati ad investitori istituzionali e hanno una durata media di circa 60 anni. Lo rende noto la società in un comunicato.
Molto forte la domanda, pari a circa 6,5 miliardi di euro. La tranche in euro, che scade nel settembre 2074, ma sarà “callable” ogni 5 anni a partire da gennaio 2019, offre un rendimento del 6,75%, pari a 524,2 punti base sopra il tasso midswap, in linea con le indicazioni iniziali. L’emissione in sterline non è “callable” e offre un rendimento dell’8%, 566,2 punti base sopra il midswap.
A occuparsi dell’operazione, annunciata da tempo, ma rimandata prima dell’estate a causa della situazione del mercato, un nutrito pool di banche composto da Banca Imi, Bbva, Bnp Paribas, Crédit Agricole Cib, Deutsche Bank, Ing, JP Morgan, Mediobanca, Natixis, Société Genérale Cib e Unicredit per l’emissione in euro e da Barclays, Bnp Paribas, Deutsche Bank, Hsbc, JP Morgan, Rbs, Santander e Ubs per quella in sterline.
In mattinata il titolo di Enel arretra dell’1,56% a 2,516 euro ad azione, in linea con l’andamento negativo del listino italiano.