Mohammed Badie, guida spirituale dei Fratelli Musulmani, Mohammed Badie, è stato l’ultimo a finire in manette, nel giro di vite delle forze di sicurezza egiziane sui sostenitori del deposto presidente Mohamed Morsi. Attualmente si trova agli arresti in quello che era il suo nascondiglio, un appartamento di Nasr City, la zona residenziale est del Cairo.
L’uomo, 70, e il suo potente vice Khairat el-Shater, anche lui fermato, saranno processati alla fine del mese per il loro presunto ruolo nella morte di 8 manifestanti nei pressi del quartier generale della Fratellanza Musulmana a giugno.
A conferma dell’arresto, ci sono le immagini trasmesse da ONTV, canale vicino all’esercito, e le foto sulla pagina Facebook del ministero dell’Interno.
Uno dei figlio di Badie era stato ucciso la scorsa settimana al Cairo durante le proteste del “giorno della rabbia” contro il governo sostenuto dai militari. Ammar Badie, 38 anni, è morto per una ferita da arma da fuoco a piazza Ramses.
Badie “è solo uno dei membri della Fratellanza musulmana, la Confraternita che è nel cuore di tutti gli egiziani che rifiutano il golpe militare” ha detto uno dei portavoce della Fratellanza, Ahmed Aref. Il posto di Badie sarà preso in maniera provvisoria da Mahmud Ezzat, soprannominato la “volpe della Confraternita”. Ezzat, segretario generale del movimento, è nato nel 1944 e ha 5 figli. È stato arrestato più volte per adesione a una formazione illegale ai tempi di Hosni Mubarak.
Attualmente in Egitto è in vigore uno stato di emergenza, in seguito agli scontri con i manifestanti pro-Morsi. L’esecutivo ha indetto tre giorni di lutto per i 25 poliziotti uccisi nel Sinai da sospetti estremisti islamisti.
Circa 900 persone, inclusi 100 membri delle forze dell’ordine, sono morte in Egitto da mercoledì, quando l’esercito ha sgomberato i sit in dei manifestanti pro Morsi, molti dei quali membri dei Fratelli Musulmani.