L’abolizione della prima rata dell’Imu sarà finanziata da uno stanziamento di due miliardi che verrà disposto dal governo entro il 30 agosto. In questo modo, la clausola di salvaguardia non scatterà. A dirlo è il viceministro dell’Economia Pier Paolo Baretta che sottolinea come sia possibile evitare il successivo versamento di dicembre attraverso la sostituzione dell’Imu con una nuova imposta federale, modello “service tax”, fin dal prossimo settembre.
Per il viceministro, infatti, il modo più equo per abolire l’Imu è attraverso l’introduzione anticipata della cosiddetta Service tax. “Penso ad una tassa unica di stampo federalista, gestita dai comuni, che inglobi la Tares è che potrebbe essere finanziata strutturalmente con un trasferimento dallo Stato centrale agli enti locali di due miliardi l’anno in modo da assicurare l’esenzione della tassazione dalla prima casa”, spiega Beretta secondo cui i tempi per il piano di lavoro sono stretti ma percorribili.
“Far scattare il nuovo sistema di imposizione entro il 30 agosto con un decreto non è complicato, esiste già un ottimo lavoro portato avanti dal ministero – assicura Baretta – potremo non far pagare la rata di giugno dell’Imu con una copertura di 2 miliardi, dopo di che arriverà la nuova tassa”.
Le dichiarazioni del viceministro dell’Economia arrivano in vista del Consiglio dei ministri di venerdì e che vede all’ordine del giorno non solamente l’Imu.