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Borse caute ma la corsa di Mps continua. Milano fanalino di coda in Europa

Nonostante i dati incoraggianti sul Pil dell’Eurozona, i listini del Vecchio continente restano cauti – L’Italia, comunque, rimane in recessione e Piazza Affari è il fanalino di coda dell’Europa – In controtendenza è Monte Paschi che continua a volare – Migliora ancora lo spread – La 7 incide sui conti Telecom

Borse caute ma la corsa di Mps continua. Milano fanalino di coda in Europa

L’EUROPA SALUTA LA RECESSIONE. L’ITALIA NO
AVANZA MPS, LA 7 INCIDE SUI CONTI TELECOM

Recessione addio. Vale per l’Europa che, dopo sei trimestri consecutivi di calo (l’ultima crescita è stata registrata nell’estate 2011), registra la crescita del Pil nel secondo trimestre dello 0,3%, superando le previsioni degli economisti che in media indicavano uno sviluppo dello 0,2%. Non vale per l’Italia, ancora sotto dello 0,2% (al pari di Spagna ed Olanda), mentre la Germania sale dello 0,7%. Francia +0,5%. Grande performance del Portogallo +1,1%.

Anche per questo Piazza Affari non registra la novità positiva. L’indice Ftse Mib in calo dello 0,25% a quota 17336. Invariata la Borsa di Londra. Parigi avanza dello 0,27%, Francoforte +0,17%.

Sul mercato dei titoli di Stato continua a migliorare il Btp, con il rendimento che scende al 4,19% e lo spread in calo a quota 239 (-2 punti base).

Dal sondaggio condotto da BofA Merrill Lynch di agosto tra i grandi big money emerge un sentiment positivo e una fiducia nella ripresa Usa ed europea. Oggi il 72% dei gestori si aspetta una crescita dell’economia nei prossimi 12 mesi. A luglio solo la metà del campione era ottimista.

Continua la ripresa di MontePaschi +2,76%.

Positivi Banco Popolare +0,9% e Ubi +0,44%. In calo Unicredit -0,55%.

Intesa -0,07%. Oggi il Crédit Suisse ha alzato il target price del titolo da 1,70 a 1,80 euro, ribadendo il rating outperform. La revisione del prezzo obiettivo segue quella delle stime 2014-2015 dopo i risultati del secondo trimestre della banca. Ora gli analisti del Credit Suisse si aspettano che l’utile netto passi dal miliardo di euro circa previsto per quest’anno a 3,5 miliardi nel 2015, con la maggior parte del miglioramento dell’utile legata al calo graduale degli accantonamenti per perdite su crediti (da 134bps nel 2013 a 80bps nel 2015).

Fra gli industriali arretrano Fiat -1,09% e Finmeccanica -1,02%.

Enel scende dello 0,67%.

Telecom Italia perde l’1,26%. L’impatto negativo complessivo a fine 2013 della cessione di La7 sarà pari a circa 130 milioni di euro. E’ quanto si legge nella relazione semestrale del gruppo presieduto da Franco Bernabè. Nella prima parte dell’anno, Telecom ha registrato una minusvalenza di 105 milioni dalla cessione a Cairo Communication.

Positive Eni +0,23% e la controllata Saipem +1,55%.

Invariata Generali. Fitch ha confermato il rating della compagnia A-, con outlook negativo. Il titolo è stato rimosso dalla lista del “credit watch” negativo per possibili downgrade. Rating BBB+ confermato per il senior debt e BBB- per il debito subordinato.

Si ferma il ribasso di Fonsai +0,06%.

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