Rating inalterato, per il momento, ma giudizio negativo. Standard & Poor’s rivede al ribasso l’outlook su Telecom Italia, a pochi giorni dalla mossa di Moody’s, che aveva messo sotto osservazione il gruppo per un possibile downgrade, in seguito alla pubblicazione della semestrale. A pesare, secondo l’agenzia S&P, è la “guidance più bassa sugli utili 2013, a causa del difficile contesto economico domestico, della forte concorrenza e della forte pressione regolatoria sui ricavi”.
“Continuiamo a valutare il profilo di rischio di business di Telecom Italia come soddisfacente e il suo profilo di rischio finanziario come significativo, secondo i nostri criteri – prosegue S&P – l’outlook negativo riflette la possibilità di un abbassamento del rating a lungo termine di una tacca entro i prossimi 12 mesi, se il rapporto rettificato tra debito e margine operativo lordo di Telecom Italia dovesse superare la soglia di 3,3x (e 3,5x includendo il Brasile), a causa di persistenti deboli risultati operativi e di limitate prospettive di riduzione dell’indebitamento”. Rischio declassamento anche nel caso in cui la societa’ non riuscisse a migliorare il rapporto tra funds from operation (Ffo) e debito a 24%-26% entro la fine del 2014.
Telecom Italia potrà dormire sonni tranquilli, con un outlook stabile, solo in caso di abbassamento sostenibile del rapporto debito/ebitda sotto quota 3,3, se il rapporto Ffo/debito salirà tra il 25% e il30% e se l’ebitda di gruppo (escludendo l’Argentina) si stabilizzerà nel 2014.