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Brembo sale al 100% della controllata cinese Nanjing Brake Systems e il titolo vola

Il gruppo di Alberto Bombassei ha acquistato ieri il 30% non ancora detenuto di Brembo Nanjing Brake Systems, attiva nella lavorazione e nella verniciatura di dischi freno in ghisa e pinze fisse in alluminio per auto e veicoli commerciali, per 11 milioni di euro (90 milioni di Rmb) – Titolo superstar a Piazza Affari: +4% ieri, +26% nell’ultimo mese.

Brembo sale al 100% della controllata cinese Nanjing Brake Systems e il titolo vola

Brembo sale al 100% della controllata cinese. Il gruppo di Alberto Bombassei ha acquistato ieri il 30% non ancora detenuto di Brembo Nanjing Brake Systems, attiva nella lavorazione e nella verniciatura di dischi freno in ghisa e pinze fisse in alluminio per auto e veicoli commerciali, per 11 milioni di euro (90 milioni di Rmb). 

Nata come joint venture tra Brembo e Donghua Automotive Industrial, controllata da Saic, uno dei principali gruppi industriali cinesi operanti nell’automotive, l’azienda fa parte del polo industriale di Nanchino inaugurato da Brembo nel 2012 e per il quale il gruppo ha investito oltre 70 milioni di euro.

Con l’acquisto del 30%, Brembo ha compiuto l’ultimo passaggio per la completa integrazione del polo industriale, che comprende la fonderia di recente costruzione, le linee produttive per dischi e sistemi frenanti, oltre al centro di ricerca e sviluppo. Il controllo di tutte le società del polo industriale consentirà a Brembo di sfruttare appieno ogni possibile sinergia industriale, commerciale e societaria.

Il mercato ha accolto bene la notizia nella giornata di ieri, premiando l’azione Brembo a Piazza Affari (fino al +4%, intorno ai 18 euro). Da novembre 2012 il titolo ha più che raddoppiato il suo valore in borsa, supportato anche dai recenti conti semestrali che hanno mostrato un utile netto a 43,2 milioni di euro, in crescita del 21,5%, ricavi a 762,8 milioni di euro (+8,6%) e un ebitda in aumento del 12,2% a 99,1 milioni di euro. Oggi però il titolo ha aperto la seduta intorno alla parità, in tendenza leggermente negativa a 17,64 euro per azione.

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