Segnali in chiaroscuro dal mercato del lavoro americano. Secondo il rapporto pubblicato oggi dal dipartimento del Lavoro di Washington, lo scorso mese negli Stati Uniti sono stati creati 162 mila nuovi posti, un dato è inferiore alle attese degli analisti (183 mila). D’altro canto, il tasso di disoccupazione è calato al 7,4%, il livello più basso dal dicembre del 2008. In questo caso la rilevazione è migliore delle attese (7,5%).
Quanto ai due mesi precedenti, i dati sui posti di lavoro creati sono stati rivisti al ribasso complessivamente di 26 mila unità. “L’economia Usa sta continuando a marciare verso un miglioramento, ma sarà una lunga e lenta marcia”, commenta Tanweer Akraam, economista di Ing.
Negli ultimi dodici mesi sono stati creati in media 189.000 posti di lavoro al mese, abbastanza per fare calare gradualmente il tasso di disoccupazione dall’8,2% di luglio 2012. “Un’economia in espansione costante convince le aziende ad assumere”, ha detto Gus Faucher, economista di Pnc Financial Services.
Tuttavia, la crescita economica negli ultimi mesi è stata anemica (+1,4% su base annuale nella prima metà dell’anno), convincendo la Federal Reserve a tenere il costo del denaro ai minimi storici e a proseguire con il piano di stimolo che prevede l’acquisto di 85 miliardi di dollari di bond al mese.
