Poste Italiane resuscita Padiglione Italia, marchio con cui apre le porte della Cina alle aziende italiane che operano sull’e-commerce.
E’ stato firmato infatti un accordo commerciale con China Post grazie al quale le imprese italiane potranno vendere i loro prodotti sul portale Ule, la vetrina virtuale per lo shopping on line gestita da China Post e da Tom Group.
La piattaforma prescelta offre enormi possibilità di business, con un milione e mezzo di utenti registrati e un milione di pagine visitate ogni giorno.
I marchi tricolori si posizioneranno nella sezione chiamata Padiglione “Made in Italy”, richiamando l’installazione italiana all’Expo del 2008.
Poste italiane offrono un canale di vendita senza adempimenti burocratici: il pagamento delle tasse doganali e dell’imposta sul valore aggiunto spetterà infatti a China Post. Per ora rimane tuttavia escluso uno dei vanti dell’economia italiana, il settore alimentare, a causa della complessità della sua regolamentazione nella legislazione cinese.
Il Padiglione Italia sarà attivo entro il prossimo mese di novembre. “Da oggi le aziende italiane – commenta l’amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi – potranno disporre di una soluzione efficace per sviluppare il loro business in Cina. Poste Italiane potrà assicurare supporto e assistenza tecnica e logistica alle imprese interessate nella fase di start up, un sostegno particolarmente importante per le Pmi, che puntano all’e-commerce sul mercato cinese ma che da sole avrebbero grosse difficoltà ad affacciarsi su questa realtà a causa della onerosità degli investimenti e delle difficoltà di carattere linguistico, fiscale e amministrativo”.
Poste italiane hanno da poco registrato il nuovo brand Poste e-commerce che nella visione del management dovrebbe diventare il nuovo pilastro dell’operatività del Gruppo, dopo BancoPosta, PosteVita e Poste Mobile.