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Dall’Egitto alla Bulgaria, spira il vento della protesta

Crescono le violenze, non solo verbali, nel paese dei faraoni, con un bilancio di 13 morti in appena 24 ore. L’episodio più grave attorno all’Università del Cairo – In mobilitazione anche il popolo bulgaro, che si è spinto ad assediare il Parlamento per circa otto ore – Oltre alle proteste, ad accomunarli anche l’impasse politica.

Dall’Egitto alla Bulgaria, spira il vento della protesta

L’Egitto ha vissuto una nuova escalation di violenza nella giornata di ieri, con una recrudescenza degli scontri tra sostenitori e oppositori del presidente destituito Mohamed Morsi.

Gli incidenti più sanguinosi hanno avuto luogo nella mattinata, davanti all’Università del Cairo, durante i quali hanno perso la vita 9 persone. Sono poi proseguiti nel corso della giornata, portando il bilancio a 13 morti dopo 24 ore.

In questo clima giunge il monito di un portavoce del presidente ad interim, Ahmed al Maslamani, che afferma: “L’Egitto non sarà una seconda Siria e chiunque crede a questa soluzione è un traditore”.
L’avvertimento è chiaramente indirizzato ai Fratelli Musulmani che contano sulla mobilitazione della popolazione per far deragliare i tentativi di ripristinare l’ordine da parte delle “nuove” autorità del Cairo.

Intanto il germe della protesta contagia anche la Bulgaria, teatro stanotte di un assedio del Parlamento da parte di 2000 manifestanti, radunatisi per protestare contro il governo e “l’oligarchia” al potere nel paese.

In totale, 109 persone sono rimaste bloccate all’interno della sede dell’Assemblea: una trentina di deputati, i ministri dell’Economia Dragomir Stoinev, delle Finanze Petar Tchobanov e del Lavoro Hassan Ademov, alcuni giornalisti e membri del personale del Parlamento.
Negli inevitabili scontri almeno 9 persone, di cui due agenti, sono rimaste ferite secondo fonti sanitarie locali.

Questo è l’ultimo episodio di una protesta che dura da 40 giorni. A febbraio il governo del premier di destra Boiko Borisov era caduto a seguito delle continue manifestazioni di piazza contro le misure di austerità. Tutt’ora perdura la grave crisi politica.

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