Urbano Cairo ha acquisito una quota del 2,8% di Rcs Media Group comprando sul mercato 200 mila titoli ordinari e ha provveduto inoltre a convertire 4 milioni di diritti di opzione in 11,78 milioni di azioni. Il controvalore dell’operazione si aggira sui 14 milioni. “Il dottor Urbano Cairo – recita un comunicato – precisa che l’investimento è effettuato a titolo personale. Le comunicazioni in tema di partecipazioni rilevanti verranno effettuate nei termini e con le modalità previste dalla normativa”.
Il patron del Torino Calcio ha voluto sottolineare sia “il carattere personale” dell’investimento che la sua qualità di editore puro. “È una piccola partecipazione – ha dichiarato all’Ansa – l’operazione di un editore puro che crede nell’editoria: ho voluto dare un contributo anch’io”. E ha aggiunto: “Entro in punta di piedi, con molto rispetto per chi c’è già”.
Resta comunque l’effetto sorpresa. Cairo, in occasione della presentazione dei palinsesti de La 7 il 9 luglio scorso, in merito a Rcs aveva dichiarato: “Sono un editore puro, non sono entrato e non intendo entrare adesso”. Nei giorni successivi il presidente del Torino aveva ceduto il difensore Ogbonna alla Juventus per 13 milioni, una cifra singolarmente vicina all’importo investito in Rcs… Scelta opposta a quella di Diego Della Valle, patron della Fiorentina, che ieri ha concluso la cessione di Jovetic, già oggetto dei desideri di John Philip Elkann, al Manchester City.
A questo punto Rcs assomiglia ad una piccola San Siro: di certo non mancheranno in futuro i tackle e gli interventi a gamba tesa. Nei prossimi giorni si vedrà se in occasione dell’aumento sono entrati nel gruppo editoriale altri soci di rilievo. Al momento non ha titolarità il 20% circa del capitale. La riunione del patto di sindacato si terrà il 31 luglio, al rientro di Elkann dalla regata con Giovanni Soldini: un po’ di mare non guasta prima del campionato.