Soluzioni strutturali per superare l’Imu sulla prima casa, individuazione delle coperture per scongiurare l’aumento dell’Iva, accelerazione al pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, nuovi provvedimenti su ammortizzatori sociali e esodati. Il tutto entro il 31 agosto. Questo l’impegno assunto oggi dal governo Letta al termine del vertice di Palazzo Chigi, la cosiddetta cabina di regia con la maggioranza.
Un incontro in cui, secondo l’Esecutivo, non è stata nemmeno affrontata la questione della mozione di sfiducia nei confronti di Angelino Alfano, ministro dell’Interno, e delle sue possibili dimissioni in seguito al caso Shalabayeva. Tutt’altro: nel corso dell’appuntamento “sono emersi forte sostegno politico, unità d’intenti e larga condivisione sull’impostazione, i tempi, il merito dei provvedimenti da attuare in materia di politica economica nei prossimi mesi, in particolare per ciò che attiene alla Legge di Stabilità”, si legge nella nota finale. D’altra parte, il Premier aveva già detto ieri di “non vedere nubi all’orizzonte” per il governo.
Oltre a Letta e ad Alfano, hanno partecipato alla riunione di oggi anche il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, quello per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, il titolare degli Affari regionali Graziano Delrio e i capigruppo dei partiti che sostengono la maggioranza.
“Il clima è stato sereno e positivo. Non mi fate dire altro”, ha commentato il presidente del Gruppo Misto alla Camera, Pino Pisicchio. Quanto al caso Shalabayeva, “non abbiamo proprio toccato l’argomento”.
Un forte richiamo è arrivato però dal Capo dello Stato: “Non ci si avventuri a creare vuoti, a staccare spine, per il rifiuto di ciò che la realtà politica post-elettorale ha reso obbligato e per un’ingiustificabile sottovalutazione delle conseguenze cui si esporrebbe il paese”, ha detto Giorgio Napolitano al termine della cerimonia del ventaglio al Quirinale.
La situazione dell’Italia sui mercati finanziari internazionali “potrebbe peggiorare anche bruscamente di fronte a una nuova destabilizzazione del quadro politico italiano”, ha aggiunto il Presidente, sottolineando in merito al caso Alfano che è “azzardato per i ministri del Governo indicare responsabilità oggettive o consustanziali alla carica”.