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Economia: l’Emilia-Romagna vede nero

Mentre a livello nazionale Prometeia guarda al futuro con cauto ottimismo, in Emilia-Romagna il quadro disegnato insieme a Unioncamere sembra veramente nero: il Pil scenderà al di sotto dei livelli minimi toccati al culmine della crisi nel 2009, ripresa solo nel 2014.

Economia: l’Emilia-Romagna vede nero

Docce tiepide e docce gelate si alternano nella previsioni economiche di questa estate bolognese. Mentre a livello nazionale Prometeia guarda al futuro con cauto ottimismo, in Emilia-Romagna il quadro disegnato insieme a Unioncamere sembra veramente nero.

“Nel 2013 si accentua la recessione in Emilia-Romagna (-1,1 per cento) – si legge in una nota – giù i consumi e gli investimenti. La disoccupazione salirà al 7,7 per cento”. Lo scenario peggiora, rispetto a quanto ipotizzato precedentemente. “Si accentua la contrazione del Pil prevista per il 2013, che passa da -0,5% a -1,1%. La ripresa arriverà solo nel 2014 e la sua ampiezza si ridurrà dall‘1,6% all‘1,0%.

Il Pil scenderà al di sotto dei livelli minimi toccati al culmine della crisi nel 2009. Per l’anno in corso i consumi caleranno di nuovo più del Pil (-2,2 per cento), la riduzione degli investimenti sarà del 4,7 per cento. Le esportazioni, punto di forza della regione, cresceranno, ma del 2,8%, meglio della media nazionale, ma risentiranno comunque della recessione nei paesi dell’Ue. “La previsione – scrive Unioncamare – si fonda su un quadro di lenta crescita, ma di relativo impoverimento per l’insieme dei paesi dell’Unione monetaria europea, tendenze che risultano accentuate nel caso dell’Italia”.

Nel 2013 l’industria continua a soffrire con una flessione del valore aggiunto dell’1,8 per cento. Giù le costruzioni  (-3,1 per cento), mentre i servizi soffrono un po’ meno  (-0,4 per cento). Inevitabilmente anche i dati sul lavoro non appioni brillanti: fra il 2012 e il 2014. Il tasso di attività scende dal 47,8 al 47,1 per cento. Il numero degli occupati cala dello 0,7 per cento nel 2013. Il tasso di disoccupazione toccherà, a fine anno, il 7,7 per cento.

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