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Banche, Abi: sofferenze maggio +22,4% su anno

In rapporto agli impieghi, le sofferenze risultano pari al 6,9% in maggio (5,6% un anno prima), valore che raggiunge il 12,5% per i piccoli operatori economici (10,5% un anno prima), il 10,9% per le imprese (8,3%) e il 5,9% per le famiglie consumatrici (5,1%).

Banche, Abi: sofferenze maggio +22,4% su anno

I rischi connessi ai prestiti bancari italiani “rimangono elevati”. Lo scrive l’Abi nelle ultime rilevazioni sull’andamento del settore, sottolineando che a maggio le sofferenze lorde del sistema bancario italiano sono cresciute di 2,5 miliardi rispetto ad aprile, a un totale di135,7 miliardi, pari a un aumento di 24,9 miliardi rispetto al maggio 2012 (+22,4%). 

In rapporto agli impieghi, le sofferenze risultano pari al 6,9% in maggio (5,6% un anno prima), valore che raggiunge il 12,5% per i piccoli operatori economici (10,5% un anno prima), il 10,9% per le imprese (8,3%) e il 5,9% per le famiglie consumatrici (5,1%). Le sofferenze al netto delle svalutazioni erano pari a 68,5miliardi in maggio (+2 miliardi rispetto ad aprile e +16,4miliardi, pari a un incremento annuo del 31,5%, rispetto al maggio 2012). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è collocato in maggio al 3,6% (3,51% in aprile e 2,71% nel maggio 2012).

Il dato sulle sofferenze lorde bancarie ha quindi superato in maggio il massimo già toccato in aprile. I veri massimi storici sarebbero quelli raggiunti nella crisi del 1992-1993, spiegano gli esperti dell’Abi, ma un confronto è difficile in quanto è cambiata nel tempo la composizione del dato sulle sofferenze. Anche se non è possibile fare previsioni certe, spiega Gianfranco Torriero, responsabile dell’Ufficio Studi Abi, “la dinamica delle sofferenze continuerà infuturo a essere in crescita” visto che si tratta di un indicatore ritardato, la cui “inversione di tendenza sarà possibile solo qualche mese dopo che sarà effettivamente partita la ripresa”.

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