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Borsa: Rcs, il giallo continua. E occhio allo spread. Piazza Affari inizia prudente

Si è chiusa in anticipo l’asta sull’inoptato di Rcs ma è giallo su chi sia l’acquirente – Tensione sul mercato dei titoli di Stato italiani: lo spread ricomincia a salire – Piazza Affari stamani è prudente: sotto i riflettori Telecom Italia, dopo che Agcom ha tagliato tariffe sull’affitto dell’ultimo miglio di rete fissa, e Saipem, condannata per corruzione

Borsa: Rcs, il giallo continua. E occhio allo spread. Piazza Affari inizia prudente

BERNANKE SCATENA IL TORO. NUOVO MASSIMO PER S&P
MERCATI IN FESTA, PIAZZA AFFARI SEGNA IL PASSO

Record. Dopo che Ben Bernanke ha rassicurato i mercati sottolineando che la riduzione degli stimoli alla crescita non è imminiente, il Toro ha ripreso la corsa là dove l’aveva interrotta il 21 maggio scorso, quando si erano diffuse le prime voci sulla frenata. In sei sedute consecutive al rialzo Wall Street ha cancellato i ribassi (-5,8%) accumulati dal 22 maggio al 24 giugno.

L’indice S&P +1,36% ha così aggiornato il massimo assoluto a quota 1675,02, il Dow Jones sale dell’1,1%%. Balzo del Nasdaq +1,36% a quota 3578,30 , semre èiù vicino alle vette della stagione della bolla Internet.

Si raffredda, intanto, il dollaro (-2,8% rispetto a martedì il dollar index, calcolato su un paniere di sei valute). Ancor più importante la discesa del rendimento dei T bond (ultimo prezzo a 2,5683) sottolineato dai risultato dell’asta dei trentennali Usa.

A favorire la ripresa anche i dati di giornata: l’inflazione è bassissima, l’indice dei prezzi delle importazioni è sceso dello 0,2% dal -0,7% di maggio. Deludente, invece, il dato sul mercato del lavoro. Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono salite a 360.000 da 344.000, gli economisti si aspettavano un calo a 340.000. Ma anche uesto allontana il rischio di novità sul fronte del QE.

Buone nuove, infine, sul fronte dei conti pubblici. Grazie anche ai dividendi incassati da Fannie Mae e Freddie Mac, giugno si è chiuso con un saldo positivo di 116,5 miliardi contro un deficit di 59,7 miliardi un anno fa.

L’Asia si è accodata, con l’eccezione di Hong Kong e Shanghai (-0,3%) , al Toro americano. L’indice Nikkei mette a segno un rialzo attorno al mezzo punto percentuale.

Il ministro delle Finanze cinese Lou Jiwei ha confermato in Usa la frenata del pil di Pechino: “Una crescita del 6,5% non sarebbe male…” ha detto, rivedendo al ribasso di un punto le stime uficiali.

Stabile l’oro dopo il balzo di ieri (1280 dollari l’oncia), in recupero il rame.

BTP, IL TESORO FA QUASI IL PIENO. LO SPREAD RISALE

Giornata positiva anche per quasi tutte le Borse europee. La Borsa di Francoforte ha consolidato i guadagni nel corso della giornata chiudendo con un progresso dell’1,1%, Parigi +0,7%, Londra +0,5%. Anche Madrid è positiva (+0,4%).

Il rialzo delle Borse europee è stato guidato dai titoli minerari e delle materie prime (Stoxx del settore +3,6%) e dai titoli più sensibili al ciclo economico come i tech (+0,9%) e le costruzioni (+1%).

Fa eccezione la Borsa italiana. L’indice FtseMib, che aveva aperto in rialzo di oltre l’1%, ha terminato la giornata in pratica sulla parità (+0,04%). Piazza Affari è stata penalizzata dalla paralisi del governo di Roma, ormai sotto gli occhi di tutti gli osservatori internazionali, anche del presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, che si è detto preoccupato del rischio di instabilità politica in Italia.

Tutto questo non ha impedito ieri mattina al Tesoro di collocare con successo 6,3 miliardi di titoli di Stato (su un’offerta massima di 6,5 miliardi) a diverse scadenze con tassi in lieve rialzo.

Sul mercato secondario il Btp ha sofferto: il rendimento è salito al 4,48% e lo spread si è allargato a quota 287, in rialzo di 9 punti base.

RCS, IL GIALLO CONTINUA. E DADA VA A SAWIRIS

Rcs -1,4%. Si e’ chiusa in anticipo l’asta sull’ inoptato ma e’ giallo su chi sia l’acquirente del diritti che consentiranno di sottoscrivere, il giorno 16, il 10%-11% del capitale. I diritti sono stati collocati al prezzo di 2 centesimi l’uno, ovvero il 35,28% in meno di mercledì, giorno d’avvio dell’asta.

I due principali indiziati, Fiat e Diego Della Valle, si sono tirati fuori fin dal mattino.

Nel corso della giornata sono piovute altre smentite da parte di Investindustrial (Andrea Boomi), Clessidra (Claudio Sposito) e Kairos. La società guidata da Paolo Basilico ha sottolineato che “le posizioni acquistate da fondi Kairos rientrano nella normale attività di gestione della società e comunque sono molto al di sotto delle soglie previste per dichiarazioni agli organi di controllo e di competenza”: gli investimenti in azionario Italia sono pari a circa 500 milioni di Euro, ma “l’attuale posizione in Rcs è inferiore allo 0,5% delle masse investite nell’azionario italiano”.

Smentite in arrivo anche dall’estero: Axel Springer e NewsCorp (Rupert Murdoch) non hanno fatto acquisti. A questo punto non resta che attendere: entro il 22 luglio dovranno essere dichiarate le partecipaioni superiori al 25 (il 5% per i fondi), ma i grandi azionisti già presenti nel capitale sono tenute a fornire informaioni ancor più tempestive alla Consob.

Intanto il cda di Rcs ha ratificato la cessione del 54,6% della controllata Dada a Orascom TMT Investments (attraverso la controllata Libero Acquisition) fondata dall’imprenditore egiziano Naguib Sawiris, ormai leader nell’editoria via web in Italia. Il 100% di Dada è stato valutato 83 milioni. Sawiris lancerà un’Opa sull’intero capitale dopo il l closing previsto nella prima decade di agosto 2013.

UNBUNDLING, AGCOM TAGLIA LE TARIFFE TELECOM

La Borsa di Milano è stata frenata dalle banche e dalle utility. Fra le prime, Unicredit è scesa dello 0,7%, Intesa +0,3%, MontePaschi-0,4%.

E’ salita Pop.Milano +3,2% dopo che ieri il governatore della Banca d’Italia ha detto che le principali banche popolari devono trasformarsi in Spa. MaPop.Emilia è scesa dello 0,7% e Ubi ha perso l’1,5%.

Mediobanca ha guadagnato lo 0,7% sostenuta dal “buy” di Citigroup.

Sotto i riflettori stamane Telecom Italia , ieri invariata, dopo che L’Agcom ha fissato la tariffa per unbundling, cioe’ l’affitto che gli operatori alternativi pagano a Telecom Italia per l’ultimo miglio della rete fissa, a 8,68 euro al mese per il 2013. Il canone dunque scende da 9,28 a 8,68 euro del 6,47 per cento.

Attesa anche per Saipem +0,9%, dopo la condanna al tribunale di Milano per “corruzione internazionale” per tangenti in Nigeria. La società dovrà pagare una multa di 600mila euro, le spese processuali e subire la confisca di 24,5 milioni di euro. E’ stato già annunicato il ricorso in appello.

Fra i titoli industriali, va segnalata la marcia indietro di Fiat -0,9% e Finmeccanica -0,7%, sono scese anche Pirelli -1,2% e StM -0,4%.

Mediaset ha guadagnato il 2,3% dopo l’intervista a Piersilvio Berlusconi in cui il figlio del premier apre a un socio estero.

Fra le mid-cap, Maire Tecnimont è salita del 20% dopo l’annncio di nuove commesse, forte calo di Landi Renzo -5,4% dopo il profit warning.

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