Dopo un avvio positivo, Piazza Affari gira in rosso e a metà mattina lascia sul campo oltre mezzo punto. Poco mosse le altre principali Borse europee: Londra e Francoforte oscillano intorno alla parità, Parigi cede lo 0,24%.
Maglia rosa del listino è Finmeccanica (+4,6%). Dopo un’iniziale fiammata Mediaset, guadagna l’1,13%. Vendite su Telecom (-1,9%), il peggior titolo del Ftse Mib, con Kepler che ha tagliato il prezzo obiettivo a 0,85 euro. In calo anche Banco Popolare (-1,69%) e Azimut (-1,48%).
Lo spread tra Btp e Bund viaggia intorno a quota 280 punti base.
La Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo di oltre il 3%, ai massimi da tre settimane, sostenuta dall’idea che la Fed non abbia fretta di ridurre le misure di stimolo all’economia e dopo i segnali positivi arrivati dai dati macro di Stati Uniti e Giappone.
I prezzi al consumo giapponesi di maggio, con un andamento stabile su base annua, hanno smesso di scendere per la prima volta in sette mesi. La produzione industriale è salita del 2% rispetto al mese precedente, il quarto aumento consecutivo, che evidenzia come la ripresa dell’export stia sostenendo la produzione industriale e tutta l’economia in generale. Il dato è migliore delle previsioni di consensus a +0,2%.
Lo yen debole aiuta i titoli legati alle esportazioni come Toyota Motor, Sony Corp e Nikon. Panasonic sale di oltre il 6%, dopo che il gruppo ha ceduto circa il 60% delle sue attività per ripagare il debito. Il Nikkei ha chiuso in rialzo del 3,51% a 13.677,32 punti, il Topix del 3,19% a 1.133,84.
Anche Hong Kong (+1,5%) e Shanghai (+0,9%) tornano a salire in attesa delle statistiche cinesi di fine settimana, da cui si capirà l’entità del rallentamento dell’economia.
In grande effervescenza i listini Usa: l’S&P500 che guadagna lo 0,77% a quota 1.613,86 e tona ad un passo, meno 4%, dai massimi di maggio. il Dow Jones su dello 0,62%, di nuovo sopra quota 15 mila. Il Nasdaq guadagna lo 0,76%. Tutte le 30 blue chip del Dow Jones sono in rialzo.
I dati macro segnalano che l’America gode di ottima salute: le vendite di nuove abitazioni sono salite del 6,7% a maggio; il l reddito personale è in crescita dello 0,5%, molto meglio delle attese degli analisti ferme allo 0,2%; le richieste settimanali di sussidi sono pari a 346mila euro, contro le 354mila della settimana precedente.