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Borsa: brillano Bpm (+4,68%), Fonsai (+3,24%), Pirelli (+3,34%) ma crolla Rcs (-6,32%)

Borse deboli con i segnali negativi arrivati dagli Usa e in attesa della riunione della Fed di settimana prossima – Milano chiude comunque in territorio positivo (+0,22%) – Il Fondo monetario internazionale taglia le stime di crescita sull’economia Usa – Lagarde (Fmi): “Il primo rischio per l’economia americana è lo stress causato dall’area euro”.

Borsa: brillano Bpm (+4,68%), Fonsai (+3,24%), Pirelli (+3,34%) ma crolla Rcs (-6,32%)

Giornata incerta e senza particolari spunti per le Borse europee che comunque archiviano con il segno più  la seduta prima del week end e del G8 in Irlanda. Milano chiude in rialzo dello 0,22% a 16.152 punti mentre lo spread Btp-bund è in calo a 274 punti base. Parigi, Francoforte +0,4%, Londra chiude sulla parità.

A Wall Street i listini si muovono invece sotto la parità. Il Dow Jones alla chiusura dell’europa perde lo 0,36% e il Nasdaq lo 0,44%. Il cambio euro dollaro scende a 1,3337 (-0,28%). Il petrolio Wti sale dell’1,14% a 97,79 dollari al barile.

I mercati europei archiviano senza particolari scossoni i dati Usa del pomeriggio: i prezzi alla produzione sono saliti a sorpresa, sebbene il dato depurato della componente cibo ed energia sia in linea con le aspettative; la produzione industriale a maggio è rimasta piatta contro le attese di una crescita frazionale dello 0,2%; in calo la fiducia dei consumatori statunitensi nel mese di giugno, l’indice dell’Università del Michigan è sceso a 82,7 punti da 83,7, contro attese degli analisti a 84 punti. I mercati guardano ora al prossimo meeting del Fomc del 18-19 giugno anche se i timori per la riduzione del Quantitative easing si sono allentati.  Per il Fmi i benefici economici del programma di acquisti di asset della Fed restano ”superiori ai costi ma la Fed deve continuare a prepararsi a un’uscita dolce” dalle misure straordinarie. Un lungo periodo di tassi eccezionalmente bassi può tradursi in effetti involontari sulla stabilità dei mercati finanziari. ”La Fed ha una serie di strumenti per gestire l’uscita ma il ritiro presentera’ probabilmente sfide” ha detto il Fmi che ha abbassato le stime sull’economia Usa prevedendo una crescita dell’1,9% nel 2013, per poi accelerare al 2,7% l’anno successivo, rispetto al 3% previsto ad aprile. ”La ripresa americana è stata tiepida nell’ultimo anno, ma i fondamentali stanno gradualmente migliorando”, ha affermato   Sul fronte fiscale, ha rilevato, la rdiuzione del deficit nel 2013 è stata eccessivamente rapida e mal congegnata. Il presidente dle Fmi Laggarde: Il primo rischio per l’economia americana è lo stress causato dall’area euro.

A Piazza Affari svetta la Bpm in rialzo del 4,68%. Perdono terreno  Banco Popolare -2,10%, Ubi Banca -2,38%, Unicredit -0,36% Intesa sale dello 0,91%. Banca Mps chiude in rosso -1,04%, dopo una partenza sprint sulla notizia della convocazione dell’assemblea per l’eliminazione del tetto di voto dei soci privati al 4%. Bene anche Fondiaria Sai +3,24%.

Pirelli sale del 3,34% sulla scia del comparto europeo dei pneumatici, Autogrill +2,82%, Parmalat +2,75%.  Gtech +2,25%: sul titolo Exane ha aumentato il target price a 24 euro da 21,5 euro, confermando il giudizio outperform. Eni è sostenuta dall’upgrade ad outperform a market perform di Bernstein. Rcs cede il 6,32% tra scambi poco sopra la media dell’ultimo mese all’indomani del cda che ha stabilito le condizioni dell’aumento di capitale che parte lunedì.

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