Nel mese di aprile sono state aperte 46.934 nuove partite Iva; c’è un lieve aumento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. E’ quanto si legge nell’Osservatorio sulle partite Iva disponibile sul sito del Dipartimento delle Finanze nel quale si precisa che la distribuzione per natura giuridica evidenzia che la quota relativa alle persone fisiche si attesta al 75,4% mentre le società di capitali salgono al 17,3%.
Relativamente alla ripartizione territoriale delle aperture, il 42,4% di esse è avvenuto al Nord, il 23,1% al Centro ed il 34,4% al Sud ed Isole; il confronto con aprile dello scorso anno mostra una prevalenza di aumenti, anche sensibili (provincia di Trento e Friuli V.G.), sulle flessioni (Val d’Aosta, Liguria, Sicilia).
La classificazione per settore produttivo conferma che il commercio registra sempre il maggior numero di aperture di partite Iva: circa il 23% del totale, seguito dalle attivita’ professionali (14,1%), agricoltura ed edilizia. Rispetto al corrispondente mese del 2012, tra i settori principali e’ degno di nota il forte aumento (+80%) delle attivita’ finanziarie/assicurative; apprezzabili incrementi anche per alloggio e ristorazione (+9,5%) ed immobiliare (+8%), mentre le flessioni decise per l’edilizio, che continua la sua fase negativa, (-13,1%) e trasporti (-10,4%).
Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sempre stabile, con i maschi cui appartiene il 63% di aperture di partite Iva. La metà delle aperture è dovuta a giovani fino a 35 anni ed un terzo alla classe 36-50 anni.