“Il provvedimento si basa su tre punti forti: 1) abrogazione progressiva del finanziamento pubblico in favore della contribuzione volontaria, con agevolazioni scalari; 2) lo Stato potrà erogare servizi invece di denari per favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica; 3) il contribuente potrà decidere se assegnare il 2 per mille al suo partito o allo Stato”. Lo ha detto il ministro delle Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello, illustrando in conferenza stampa il disegno di legge varato questa mattina dal Consiglio dei ministri.
Ci saranno quindi “spazi televisivi, sedi e luoghi per congressi, esenzioni su bollette telefoniche ed elettricità. E il Governo ha richiesto una delega per migliorare, incentivare la fornitura di servizi ai partiti”, ha spiegato il ministro.
Ma non tutte queste misure partiranno allo stesso tempo. “Il meccanismo delle agevolazioni fiscali e del 2 per mille inizia ad essere attivo dal 2016 – ha aggiunto Quagliariello –. I finanziamenti si ridurranno l’anno prossimo del 40%, nel 2015 del 50% e l’anno successivo del 60%. I bilanci dei partiti dovranno inoltre essere certificati”.
Quagliariello ha fatto notare che “quei partiti che vogliono agevolazioni su contributi dei privati debbono avere comunque uno statuto che garantisce alcuni criteri di democraticità, che sono fissati nella legge”.
