ASTA OK, MA SALGONO I TASSI DEI BTP, SPREAD A 266. RCS, DEPOSITATE LE AZIONI MA DELLA VALLE NON C’E’
Aumentano, non di molto, i rendimenti dei Btp oggi in asta. Il Tesoro ha collocato tutti i 3 miliardi di euro di Btp a 10 anni messi in asta registrando un rialzo del rendimento sopra il 4%. Il rendimento medio del Btp maggio 2023 (settima tranche) è salito al 4,14% dal 3,94% di un mese fa quando il tasso toccò i minimi da ottobre 2010. Il rapporto di copertura è sceso a 1,38 da 1,42 precedente.
Collocati anche Btp quinquennali giugno 2018 per 2,75 miliardi di euro, il target massimo, con il tasso che risale al 3%. Il rendimento medio è salito al 3,01% dal 2,84% del collocamento di aprile, livello che aveva rappresentato il minimo da ottobre 2010. Il rapporto di copertura è aumentato a 1,40 da 1,36 precedente.
Lo spread Btp-Bund segna un lieve calo a 266 punti dopo i risultati dell’asta. Il rendimento del Btp decennale è al 4,16%. Il divario tra i titoli decennali spagnoli e tedeschi è a 291 punti base con il tasso dei Bonos al 4,42%. A Piazza Affari l’indice FtseMib sale dello 0,5% sostenuta dalla decisione dell’Europa di porre fine alla procedura per eccesso di deficit.
Gli indici di Londra, Parigi e Francoforte oscillano intorno alla parità. L’appuntamento clou della giornata sarà il dato sul Pil americano del primo trimestre: previsioni indicano una crescita del 2,5%. Attesi anche nuovi dati sul mercato del lavoro e sul mercato immobiliare.
Sui listini del Vecchio Continente non pesa il nuovo crollo della Borsa di Tokyo -5,5%. In Piazza Affari recuperano le banche: Unicredit +1,2%,Intesa +0,9%, MontePaschi +1,1%. Fra le assicurazioni, sale Generali +0,6%, scende Fondiaria–Sai -0,1%.
Giornata dominata dai giudizi degli analisti: effetto Goldman Sachs su Eni -0,6%, tagliata a neutral, e su Pirelli +2,7%, promossa da sell da neutral. Pesano anche i giudizi di Ubs: Tenaris -0,1%, inseita dalla banca elvetica nella lista degli “european oil least preferred”, cioè dei titoli petroliferi da evitare.
Luxottica +0,2%. Ubs ha alzato il target price a 41 euro da 34 euro. Calo di un punto per Italcementi : S&P ha abbassato l’outlook a negativo.
Pesano anche le assemblee: è in corso il meeting di Exor + 0,61%, “E’ molto prematuro dire oggi come avverrà e di cosa c’é bisogno. Ciò che è sicuro è che da parte di Exor c’é l’assoluta convinzione che bisogna andare avanti e che Fiat e Chrysler devono avere un futuro insieme” ha detto John Elkann rispondendo a un azionista su come avverrà la fusione tra Fiat e Chrysler e se Exor la sosterrà.
Fiat -0,3%, è in trattative con un gruppo di banche per un finanziamento fino a 10 miliardi di dollari per acquisire la quota restante di Chrysler. Fiat Ind. +1%.
Finmeccanica +0,5%. Così ha esordito l’ad Alessandro Pansa davanti ai soci: ”La situazione del nostro Paese, che è abbastanza incerta sotto diversi punti di vista, non ha aiutato un Gruppo – secondo una definizione di Giovanni Agnelli -‘governativo e ministeriale per definizione’ come Finmeccanica”. ”Alcuni eventi societari hanno reso più complesso l’ambiente’ – ha aggiunto – Il 2012 – ha detto – è stato un anno di estrema difficoltà per il Gruppo”.
Rcs Mediagroup +2,41%: Giuseppe Rotelli, primo azionista Rcs con il 16,5% dei voti complessivi, ha depositato le quote nell’assemblea del gruppo editoriale. E sono presenti per delega anche le azioni di Diego Della Valle pari all’8,69%. Risultano stabili le quote dei grandi soci.
Telecom Italia -0,2% in attesa del cda odierno che dovrebbe decidere la nascita della spa della rete.