Via libera allo scorporo della rete Telecom. “Il cda – si legge in una nota – a seguito del mandato attribuito al management lo scorso 11 aprile, concernente la definizione del percorso operativo di fattibilità per la separazione della rete di accesso di Telecom, ha deliberato di approvare il progetto di societarizzazione della rete di accesso”.
Telefonica, azionista di Telecom tramite Telco, si sarebbe astenuta e il cda avrebbe dato il via libera allo scorporo senza divisioni. Cesar Alierta, patron di Telefonica, non ha infatti preso parte al consiglio odierno, per motivi personali, ma nel corso del cda convocato lo scorso 23 maggio aveva espresso la sua contrarietà al progetto di societarizzazione della rete. Ora parte l’informativa del progetto all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che dovrà vagliarlo in relazione agli effetti sulla regolamentazione vigente. E verranno i ripresi i contatti con la Cassa depositi e prestiti, che è interessata a entrare nella newco della rete con una quota di minoranza.
“Il cda – si legge nella nota – ha inoltre ribadito il mandato al management affinché proseguano i contatti in corso con la Cdp per un eventuale suo ingresso nel capitale della società della rete di accesso”. Nella newco, che non partirà comunque prima di 18 mesi, confluiranno attività e risorse relative allo sviluppo e alla gestione della rete di accesso passiva, sia in rame sia in fibra, nonché alla componente attiva della fibra rappresentata da OLT (Optical Line Termination) e Cabinet.
Si tratta dell’infrastruttura che collega le case alla centralina della Telecom. “Il nuovo soggetto – ha precisato Telecom – garantirà a tutti gli operatori l’accesso alla rete fissa”. Verrà applicato il modello di parità di trattamento europeo “equivalence of input”, sia in entrata e in uscita. Tra i servizi offerti dalla nuova società, l’Unbundling del Local Loop (ULL) e il Virtual Unbundling Local Access (VULA) per le reti di nuova generazione basate su architetture FTTCab e FTTH.