Nel 2014 la Cassa depositi e prestiti potrà rilevare da banche e imprese i crediti commerciali della pubblica amministrazione. Lo prevede un emendamento approvato in commissione Bilancio della Camera al decreto che definisce i termini per liquidare alle imprese 40 miliardi tra 2013 e 2014.
Il relatore del Pd Marco Causi ha commentato soddisfatto: “Oggi si apre la strada per andare oltre i 40 miliardi. La Cdp potrebbe assumere non solo un ruolo di sostituzione ma anche di garante di ultima istanza”. Il veicolo legislativo per intervenire è la Legge di stabilità.
Salta definitivamente, invece, l’ipotesi di fare in modo che il rimborso dei debiti commerciali impatti sul deficit del 2013 in misura inferiore al mezzo punto di Pil indicato dal Tesoro. L’operazione, che era stata promossa principalmente dal Pd, aveva lo scopo di destinare al rifinanziamento della cassa integrazione in deroga parte del margine in più in termini di indebitamento. “Eurostat è contraria” ha commentato Causi. Dei primi 40 miliardi, oltre tre quarti sono pagamenti di debiti commerciali. Il resto assume la forma di rimborsi fiscali (6,5 miliardi) e investimenti cofinanziati dall’Europa (800 milioni).