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Juventus, con il Palermo basta un punto per lo scudetto

Se sarà scudetto la squadra, dopo la consueta doccia di spumante negli spogliatoi, salirà su un pullman scoperto che la porterà in giro per la città – Il percorso è ufficialmente segreto, ma di certo toccherà i luoghi storici di Torino, come piazza Vittorio, piazza Castello, piazza San Marco e piazza Solferino.

Juventus, con il Palermo basta un punto per lo scudetto

Bocche cucite, ma sguardi che valgono più di mille parole. In casa Juve nessuno vuole parlare apertamente di festa scudetto, ma il pensiero aleggia nell’aria da diversi giorni. Ai bianconeri manca un solo punto, poi sarà titolo matematico. L’ostacolo si chiama Palermo, e non è un problema da poco. I rosanero sono disperatamente a caccia di punti salvezza, e, pur consapevoli delle oggettive difficoltà, proveranno a prenderseli sul campo della capolista. 

Ecco perché tra Corso Galileo Ferraris e Vinovo nessuno vuol prendersi la briga di organizzare ufficialmente una festa scudetto. Che, prima o poi, arriverà, ma il pericolo beffa (tale sarebbe una sconfitta casalinga) basta e avanza a frenare gli entusiasmi. Qualcosa però bolle in pentola, anche perché l’evento non è semplicissimo da preparare. Tra i tifosi previsti allo Stadium e quelli che si riverserebbero nelle strade di Torino verrebbero superate le centomila unità, dunque qualcosa va organizzato, se non altro per motivi di ordine pubblico. 

Massimo riserbo, ma qualcosa filtra. Se sarà scudetto la squadra, dopo la consueta doccia di spumante negli spogliatoi, salirà su un pullman scoperto che la porterà in giro per la città. Il percorso è ufficialmente segreto, ma di certo toccherà i luoghi storici di Torino, come piazza Vittorio, piazza Castello, piazza San Marco e piazza Solferino. E’ facile prevedere una folla festante e molto numerosa, che raggiungerà il capoluogo sabaudo da ogni parte d’Italia, desiderosa di celebrare il titolo proprio il 5 maggio, a undici anni di distanza dal famoso 2002. 

Tutti ricordano quel giorno, in particolare juventini e interisti, seppur per motivi diametralmente opposti. I nerazzurri, in testa al campionato, persero incredibilmente a Roma contro la Lazio e la Juve, vincendo a Udine, li scavalcò diventando così campione d’Italia. 

In comune però c’è solo la data. Quello fu uno scudetto clamoroso, al quale credevano davvero in pochi, questo invece è ampiamente annunciato. Ormai è solo questione di matematica, poi sarà tempo di festeggiare. E anche gli ultra scaramantici dirigenti bianconeri potranno lasciarsi andare ai meritati bagordi. 

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