LA FIAT CONFERMA I TARGET 2013. MA FRENANO I PROFITTI CHRYSLER
Non brillano i conti Fiat, come capita ormai da non pochi trimestri. Ma, sorpresa negativa, anche la sorella d’America, la controllata Chrysler chiude il trimestre in maniera deludente. La Borsa ha reagito male alle novità da oltre Oceano, spingendo Fiat al ribasso del 3% dopo l’annuncio Chrysler. Ma il titolo del Lingotto ha registrato un rimbalzo (+0,7%) dopo il consiglio Fiat in terra Usa che ha approvato i dati di gruppo. Il mercato ha preso atto con soddisfazione che, nonostante i risultati in calo, Sergio Marchionne ha confermato le stime precedenti per il 2013. La temuta revisione al ribasso non c’è.
Ecco i numeri. Il gruppo Fiat ha realizzato fra gennaio e marzo ricavi per 20 mld di euro e un trading profit (utile operativo) di 618 milioni, circa 100 milioni in meno rispetto alla media delle stime degli analisti (720 milioni). . La causa sta nell’impatto dovuto al lancio di prodotti chiave nell’area Nafta (Canada, Usa, Messico) su ricavi scesi del 2% a 19,8 miliardi. L’indebitamento netto industriale era pari a 7,1 miliardi da 6,5 miliardi a fine 2012 e la liquidita’ disponibile complessiva a 21,3 miliardi, incluse linee di credito committed non utilizzate per 3 miliardi, di cui 11,1 miliardi relativi a Fiat esclusa Chrysler. Le consegne mondiali per i marchi generalisti hanno superato il milione di veicoli, in linea con un anno prima.
Per quanto riguarda Chrysler, la controllata americana, ha chiuso il primo trimestre 2013 con ricavi in calo del 6% sullo stesso periodo dell’anno precedente a 15,4 miliardi di dollari. L’utile operativo rettificato si attesta a 435 milioni, da 740 milioni di dollari del primo trimestre 2012, peggio delle aspettative del consensus. Utile netto a 166 da 473 milioni.
Per il 2013, Chrysler prevede consegne di veicoli nel mondo a 2,6-2,7 milioni da 2,4 milioni del 2012, fatturato netto a 72-75 miliardi di dollari da 66 miliardi, utile operativo modificato a 3,8 miliardi circa da 2,9 miliardi, utile netto a 2,2 miliardi circa da 1,7 miliardi.
Dopo la chiusura di Piazza Affari Sergio Marchionne terrà una conferenza stampa a Auburn Mills. Sarà l’occasione per avere indicazioni sulla vertenza con il fondo Veba per il prezzo della quota Chrysler: la frenata dell’ultimo trimestre non dovrebbe aver inciso sulle pretese del sindacato Uaw.