Una sconfitta roboante, rumorosissima, che sa tanto di passaggio di consegne. Nella cornice straordinaria dell’Allianz Arena la futura squadra di Pep Guardiola, il Bayern Monaco, annichilisce la vecchia squadra dell’allenatore catalano, il Barcellona, mettendo una serissima ipoteca sulla finale di Champions League di Wembley.
Ma, oltre a questo, c’è stato molto altro. Perchè il re, per la prima volta dopo anni, adesso è nudo. Il Barcellona che aveva dominato l’Europa negli ultimi anni, con due vittorie e due semifinali, crolla come non gli succedeva dalla finale di Atene del 1994 contro il Milan, incassando 4 gol e dando l’impressione di una terribile impotenza.
Il clamoroso 4 a 0 con cui i bavaresi hanno regolato i catalani, infatti, aldilà di alcuni episodi dubbi, è sembrato evidente nella sostanza della partita. Il Bayern è partito subito fortissimo, sfiorando il vantaggio sin dai primi minuti e reclamando un rigore, che c’era, per un fallo di mano di Piquè, mentre il Barcellona faceva sterile possesso palla, senza mai affacciarsi nell’area di rigore avversaria. La superiorità dei tedeschi si concrettizava al 25′ quando Muller, di gran lunga il migliore in campo, ribadiva in rete da due passi una sponda aerea di Dante su cross di Arjen Robben.
Ma è nella ripresa che il Bayern si scatenava. Neanche 5 minuti e ancora Muller salta più in alto di tutti su un calcio d’angolo, trovando Mario Gomez, in posizione di fuorigioco, solissimo davanti alla porta sguarnita. Al 73′ Robben fa tris, ma anche qui il gol sarebbe irregolare. Ad aiutare l’olandese nella sua discesa a rete, infatti, c’è un evidente fallo di Muller, che fa blocco su Jordi Alba. E’ il preludio al 4 a 0. In mezzo, da calcio piazzato, l’unica occasione dei catalani, che capita, però, sui piedi più sbagliati, quelli del giovane difensore Bartra, che spreca malamente solo davanti all’inoperoso Neuer. La rete che sigilla l’incontro la segna, manco a dirlo, il solito Muller che appoggia in rete da due passi un cross al bacio di Alaba. Per il Barcellona cala il sipario: vista oggi, la remuntada sembra una missione impossibile contro questo Bayern.