Un pranzo con l’Inter di questi tempi è un rischio, soprattutto per i suoi tifosi. Che, alle 12.30, guarderanno la partita col Parma sperando di non perdere l’appetito. Le premesse non sono buone, d’altronde i numeri dei nerazzurri sono sotto gli occhi di tutti. Le sconfitte (in campionato s’intende) sono già 12, 4 nelle ultime 5 partite, di cui 2 (3 se consideriamo anche la Coppa Italia) consecutive.
A San Siro poi la vittoria manca addirittura dal 10 febbraio (3-1 sul Chievo) e ultimamente hanno fatto festa tutti, grandi e piccoli (Bologna, Juventus e Atalanta, oltre alla Roma in coppa). A tutta questa moria di risultati si aggiunge quella degli infortuni. Leggete con attenzione la lista degli indisponibili per la partita odierna, troverete ben 12 giocatori e praticamente tutto l’attacco titolare. E’ chiaro che queste premesse giustificano, almeno in parte, Stramaccioni, il quale è però ben consapevole di averci messo del suo.
Ecco perché le prossime partite (a cominciare da questa col Parma) saranno decisive per il suo futuro. “Non mi sono mai sentito isolato o lasciato solo – il pensiero del tecnico. – Moratti ha sottomano la cognizione della situazione, i direttori danno il loro contributo, sono sempre alla Pinetina, siamo tutti sulla stessa barca. Però è giusto che io ci metta la faccia. Non ero lo Special Two prima, non sono scarsissimo adesso… A fine campionato comunque saprete il futuro dell’Inter”. Non dà indizi Strama, ma sa bene che la pazienza del suo presidente ha un limite. Oggi non ci sono scuse, l’Inter ha bisogno di una vittoria.
“Battiamo il Parma e guadagniamoci una settimana di tranquillità – ha auspicato l’allenatore nerazzurro. – Con Atalanta, Roma e Cagliari l’impegno è sempre stato ottimo e finche non siamo andati in svantaggio avevamo fatto meglio dell’avversario. Continuo a non rimproverare nulla ai miei ragazzi. Cerchiamo di vincere davanti ai nostri tifosi, dobbiamo assolutamente centrare la vittoria”.
Anche perché non è solo una questione di orgoglio o di morale. La classifica piange e solo un successo potrebbe aiutare nella rincorsa al quinto posto, l’ultimo valevole per l’Europa League. Competizione che l’Inter vuole fare a tutti i costi, parola di Stramaccioni: “È importante restare nelle coppe europee il prossimo anno, se non sarà la Champions sarà l’Europa League, senza commettere gli errori di quest’anno”.
Il tecnico nerazzurro non lo ha detto apertamente, ma si riferisce alla preparazione atletica, che ha contribuito ampiamente alla caterva di infortuni. “Da fuori andate alla ricerca dei colpevoli – ha spiegato Strama – il calcio è fatto così. In questa stagione però abbiamo assistito a due momenti diversi.
Io c’ero anche quando l’Inter era a ridosso delle prime posizioni, i nostri problemi sono cominciati quando sono arrivati i primi infortuni, finchè eravamo a posto abbiamo battuto tutti, eravamo una squadra da vertice. Quando abbiamo perso le certezze non siamo riusciti a mantenere quel livello, questa è la nostra pecca. E comunque adesso siamo in emergenza enorme con tutti o troppi infortunati nello stesso reparto, tutti davanti. Difficile porre rimedio… Non cerco alibi ma questa è un’analisi onesta”.
Ad ogni modo oggi l’Inter dovrà battere il Parma con quelle che sono le proprie (poche) forze. La formazione è praticamente obbligata: 3-5-2, con la sola difesa che garantisce alternative di lusso (ma Chivu ha recuperato in extremis e Samuel è stanco). Centrocampo e attacco sono invece risicatissimi, come dimostra la panchina ricca di ragazzi della Primavera. Battere il Parma di Donadoni (che, in virtù della squalifica di Paletta, passerà alla difesa a 4) non sarà facile, ma è assolutamente necessario. Altrimenti prepariamoci ad una domenica di fuoco.
PROBABILI FORMAZIONI
Inter (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Jonathan, Zanetti, Kovacic, Benassi, Pereira; Alvarez, Rocchi.
In panchina: Carrizo, Belec, Silvestre, Chivu, Kuzmanovic, Ferrara, Pasa, Schelotto, Forte, Belloni, Garritano.
Allenatore: Andrea Stramaccioni.
Indisponibili: Obi, Mudingayi, Milito, Castellazzi, Nagatomo, Stankovic, Palacio, Cassano, Mbaye, Gargano, Cambiasso, Guarin.
Squalificati: nessuno.
Diffidati: Cambiasso, Palacio.
Parma (4-3-3): Mirante; Rosi, Benalouane, Lucarelli, Gobbi; Marchionni, Valdes, Parolo; Belfodil, Amauri, Sansone.
In panchina: Pavarini, Bajza, Santacroce, Coda, Mesbah, Ampuero, Galloppa, Morrone, Strasser, Ninis, Boniperti, Biabiany.
Allenatore: Roberto Donadoni.
Indisponibili: MacEachen, Mariga, Palladino.
Squalificati: Paletta (1).
Diffidati: Galloppa, Coda, Sansone, Gobbi, Benalouane, Lucarelli.
Arbitro: Antonio Damato (Barletta).
Assistenti di linea: Passeri – Costanzo.
Assistenti di porta: Di Bello – Fabbri.
Quarto uomo: La Rocca.