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Scandalo in Regione Piemonte: avvisi di garanzia per 52 consiglieri, tra cui Cota e alcuni grillini

La guardia di finanza di Torino sta consegnando avvisi di garanzia a 52 consiglieri regionali piemontesi, con l’accusa di peculato, truffa e finanziamento illecito – Tra loro anche il governatore leghista Roberto Cota e alcuni rappresentanti del Movimento 5 Stelle.

Scandalo in Regione Piemonte: avvisi di garanzia per 52 consiglieri, tra cui Cota e alcuni grillini

La guardia di finanza di Torino sta consegnando avvisi di garanzia a 52 consiglieri regionali piemontesi, con l’accusa di peculato, truffa e finanziamento illecito. Avrebbero usato in modo irregolare – spesso per scopi personali – i finanziamenti annuali erogati dalla Regione per i rimborsi spese dell’attività politica dei gruppi consiliari. L’inchiesta ribattezzata Sprecopoli era iniziata lo scorso autunno dopo l’arresto di Fiorito in Lazio, e vede in ballo anche nomi eccellenti come quello del presidente Roberto Cota e di qualche rappresentante del Movimento 5 Stelle.

A dicembre erano finiti nel registro degli indagati i primi quattro consiglieri. Con il blitz di oggi sono solo quattro i rappresentanti del “parlamentino” piemontese che si salvano. L’indagine si riferisce agli anni 2010, 2011 e 2012, quelli della giunta del leghista Roberto Cota. “I consiglieri sono variamente distribuiti tra i gruppi rappresentati in Regione – dichiara il procuratore capo Gian Carlo Caselli – Ci sono differenze anche rilevanti tra le varie posizioni individuali, sia per la causale dei rimborsi, sia per l’ammontare complessivo. Pertanto solo lo sviluppo e la conclusione dell’inchiesta potranno consentire una precisa e completa definizione di tali posizione”. Tra i gruppi politici è appunto coinvolto anche Movimento 5 Stelle e il governatore del Piemonte Cota essendo consigliere regionale. “Mi sono già recato spontaneamente dai pm per chiarire la mia posizione”, ha detto Cota, che puntualizza: “Non un euro è finito sul mio conto corrente e in questo senso la Procura non ha mosso contestazioni”.

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