La mostra, curata da Laura Serani, è organizzata e promossa dalla Fondazione Stelline, con la collaborazione del Piccolo Teatro di Milano, in occasione di Ulissi Viaggio nelle Odissee e in concomitanza con lo spettacolo Odyssey di Bob Wilson, e col patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e del Comune di Milano.
Il progetto fotografico e multimediale racconta il viaggio che l’artista ha compiuto ripercorrendo le tappe di Ulisse narrate nell’Odissea di Omero, attraverso 90 immagini, 10 video e 1 cortometraggio, tutti realizzati solo con l’ausilio di due iPhone.
De Luigi, uno dei più apprezzati fotografi a livello internazionale, vincitore di numerosi premi tra cui 4 World Press Photo, collega il passato e il presente della nostra civiltà: da un lato l’Odissea, la più antica testimonianza della nostra eredità culturale, dall’altro il più innovativo dei media.
iDyssey è una Odissea contemporanea realizzata tra marzo e maggio del 2012 utilizzando tutti i mezzi di trasporto possibili per attraversare il Mediterraneo in 12 tappe, da Troia a Itaca, dalla Turchia alla Tunisia, all’Italia e alla Grecia.
Le opere fotografiche, presentate in un allestimento suggestivo, sono affiancate da 10 video, in cui personaggi incontrati lungo il tragitto leggono e interpretano, nella loro lingua originale, estratti dal capolavoro omerico e da video in bianco e nero, di 30 secondi ciascuno, che rappresentano dei tableaux vivant di varie situazioni.
iDyssey è l’occasione per raccontare, con la contemporaneità e le nuove potenzialità semantiche dello smartphone, luoghi legati tra loro da miti e leggende antichissime, di descrivere paesi, persone e culture delle tre sponde di un mare che rappresenta un ponte ideale tra tradizione e civiltà di Asia, Africa ed Europa.
Inoltre, lo spirito da grande reporter di De Luigi non ha potuto esimersi dal documentare le realtà in rapida trasformazione delle nazioni attraversate. Ecco allora la testimonianza della crisi della Grecia, che è anche quella di una certa identità europea, o le profonde aspirazioni della Tunisia dopo la primavera araba, o ancora i flussi migratori lungo il fiume Evros e la lotta tra laicismo e radicalismo religioso che vive in Turchia una fase acutissima; senza dimenticarsi del sud dell’Italia, sempre in bilico tra illegalità e voglia di cambiamento.
In collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, venerdì 19 aprile, alle ore 17.30, al Piccolo Teatro di via Rovello 2, il progetto iDyssey verrà presentato nell’ambito del programma Ulissi Viaggio nelle Odissee e in concomitanza con lo spettacolo “Odyssey” di Bob Wilson, e animerà un dibattito sul tema delle Odissee contemporanee, dell’identità europea, dei nuovi Ulissi.
Note biografiche
Stefano De Luigi (Colonia, 1964) è fotografo professionista dal 1988. Vive a Parigi dal 1989 al 1996 dove lavora per il Museo del Grand Louvre. Nel 1998 realizza un lavoro sull’universo della moda in Francia ed in Italia: “Celebrities”. Nel 1999, in collaborazione con Médicins Sans Frontières, illustra le condizioni dei detenuti malati di tubercolosi nelle prigioni della Siberia centrale. In questi anni espone in collettive: Edinburgo (1988), Parigi (1993) Arles (1996) e personali: Braga (2001) e Savignano (2002). Nel 2000 riceve la ‘Honorable Mention’ del Leica Oskar Barnack Award ed il suo lavoro è proiettato ad Arles. Nello stesso anno realizza il progetto “Pornoland”, un viaggio fotografico sui set della pornografia nel mondo. Nel 2004 “Pornoland” diventa un libro con testo di Martin Amis, pubblicato negli Stati Uniti e Regno Unito (Thames and Hudson), Germania (Knessebeck), Francia (La Martinière) e Italia (Contrasto). Il libro “Pornoland” riceve nel 2005 il premio Marco Bastianelli. “Pornoland” viene esposto alla galleria REA (Francia, 2004), alla Galleria Santa Cecilia (Italia, 2005), al Festival Trans-Photographic (Francia, 2007).
Dal 2003 al 2006, in collaborazione con CBM Italia, ha prodotto il progetto “Blindness” sulla condizione della cecità nel mondo. Questo lavoro, intitolato in seguito “Blanco”, ha ricevuto il patrocinio di Vision 2020 del WHO e ha vinto il W.E.Smith Felloship Grant, nel 2007. E’ stato esposto a Roma (10B Gallery), a New York (VII Gallery 2010) al MART Museo di arte moderna di Rovereto (2011) e ad Atene ( Fotofestival 2012 ).
Nel 2006 Stefano De Luigi ha intrapreso il progetto “Cinema Mundi” che racconta il mondo del cinema alternativo a quello commerciale di Hollywood. Realizzate le prime tappe in Cina, Russia, Iran, Argentina, fa seguire le altre in Nigeria, Corea del Sud e India. Trasformato in cortometraggio di 7 minuti, “Cinema Mundi” è stato proiettato al festival del cinema di Locarno il 4 agosto 2007 e pubblicato su oltre 20 testate internazionali..
Stefano De Luigi ha vinto quattro World Press Photos in diverse categorie. (1998-2007-2010- 2011). Nel 2009 vince il Moving Walls della fondazione Soros ed il suo lavoro viene esposto a New York e Washington. Nel 2010 vince il Days Japan International Photojournalism Award ed il Getty Grant for Editorial Photography. Sempre nel 2010 pubblica il suo libro “Blanco” (ed. Trolleybooks 2010). Nel 2011 “Blanco” vince il POYi Best Photography Book Award. Nel 2013 vince il Days Japan (Special Jury Prize) ed il Prix du festival de St- Brieuc. Con due progetti fotografici nuovi.
I reportage di Stefano De Luigi sono pubblicati dai più importanti magazine internazionali, in particolare: Stern, Paris Match, Le Monde 2, Time, New Yorker, EyeMazing, Geo, D di Repubblica, L’Espresso, Vanity Fair, Internazionale.
Stefano De Luigi fa parte dell’agenzia VII dal 2008 e vive a Milano.
Milano, Fondazione Stelline – Gallery I (corso Magenta 61)
14 aprile – 26 maggio 2013
Inaugurazione: sabato 13 aprile, dalle ore 17
Orari: martedì – domenica, 10 – 20 (chiuso lunedì)
Ingresso gratuito
Website: www.stelline.it
Infoline: +39.02.45462.411