“Il 2012 è stato un anno particolarmente significativo per Fiat Industrial, perché ha segnato l’avvio di un altro processo storico, che ha liberato un grande potenziale per l’azienda. Abbiamo registrato risultati in crescita, centrando tutti gli obiettivi. L’utile della gestione ordinaria ha segnato un incremento a doppia cifra”. Con queste parole il presidente di Fiat Industrial, Sergio Marchionne, ha aperto l’assemblea dei 1.294 azionisti della società, che dovranno approvare il bilancio 2012, chiuso con un utile netto di 921 milioni di euro (+31% sul 2011) e un utile della gestione ordinaria pari a 2,07 miliardi. L’azienda distribuirà un dividendo complessivo di 275 milioni di euro (240 milioni l’anno precedente): a ciascuna azione ordinaria andranno 0,225 euro, contro gli 0,185 dell’anno scorso.
Marchionne ha quindi precisato che i target di Fiat Industrial “verranno aggiornati alla fine del mese di aprile”, in concomitanza con i risultati del primo trimestre 2013. Quanto alla fusione con Cnh, sarà sottoposta alle rispettive assemblee degli azionisti “perché diventi efficace probabilmente nel corso del terzo trimestre del 2013“, ha spiegato ancora il manager, sottolineando che l’operazione “è il risultato di un lungo processo di semplificazione avviato più di due anni fa. Dal punto di vista strategico si tratta di un passo che riteniamo necessario, perché risponde ad una logica di crescita e semplificazione, oltre che di autonomia ed efficienza”.
Dalla fusione nascerà “uno dei gruppi più grandi e forti del comparto, presente sui mercati di tutto il mondo e libero di creare il proprio destino” che avrà’ “la necessaria flessibilità” per “cogliere le opportunità di crescita e consolidamento che si dovessero presentare”, ha concluso Marchionne.
A fine mattinata il titolo in Borsa di Fiat Industrial viaggia intorno alla parità.
