Pericolo scampato: non ci sarà alcun aumento dell’addizionale Irpef, almeno per quest’anno. La misura era contenuta in una bozza del decreto che il Consiglio dei ministri dovrebbe varare stasera. Il provvedimento servirà a sbloccare 40 miliardi da destinare al pagamento di una parte dei debiti della pubblica amministrazione.
Il ministro del Tesoro, Vittorio Grilli, aveva spiegato ieri sera che la norma non sarebbe comparsa nel testo definitivo, ma la precisazione non era stata sufficiente ad evitare che oggi divampassero le polemiche dei partiti e delle parti sociali. Questa mattina, dunque, è arrivata la conferma: il balzello ci sarà, ma solo a partire dal 2014, come previsto dal decreto sul federalismo fiscale.
Il testo circolato ieri, invece, consentiva alle Regioni che utilizzeranno anticipi di cassa di effettuare già nel 2013 l’aumento dell’aliquota addizionale Irpef fino ad un massimo dello 0,6%, alzando così il tetto dall’attuale 1,73 al 2,33%.
“Stando alle risoluzioni approvate ieri in Parlamento, l’aumento delle imposte per i cittadini non risulta agli atti – ha detto questa mattina su Rai 3 Michel Martone, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali – anche perché c’è stata una presa di posizione molto forte di tutti i partiti. Si tratta di indiscrezioni giornalistiche”.