Un anno in più per raggiungere gli obiettivi di bilancio. E’ quanto la troika ha concesso a Cipro per raggiungere un avanzo di bilancio al 4%, portando il limite al 2017. E’ quanto ha riferito il portavoce del governo di Nicosia Christos Stylianides, che ha precisato che il governo sta cercando di concedere alle imprese l’accesso al 40% dei loro depositi presso le banche oltre i 100mila euro.
Nella piccola isola del Mediterraneo proseguono intanto le indagini per capire cosa abbia realmente scatenato la crisi e quali siano i reali rapporti tra politica e finanza. Il Parlamento di Cipro aprirà un’inchiesta su condoni sospetti che gli istituti di credito dell’isola avrebbero concesso a politici ed imprenditori, del valore di alcuni milioni di euro.
Secondo quanto riporta il quotidiano ellenico Kathimerini, Bank of Cyprus, Hellenic e Laiki Bank avrebbero condonato i prestiti concessi negli ultimi cinque anni ad esponenti politici, funzionari pubblici ed aziende private. Per verificare le reali responsabilità verrà costituita una commissione guidata da tre giudici della Corte suprema, che cercheranno di appurare anche se sono state trasferite all’estero ingenti somme di denaro prima e dopo il rifiuto del Parlamento di effettuare un prelievo forzoso sui depositi bancari.