La commissione europea affonda il suo colpo e il premier Mario Monti non tarda la sua risposta. Secondo una fonte dell’Esecutivo Ue vicina a Olli Rehn, commissario Ue per gli affari economici, l’obiettivo (che il governo italiano ha fissato per il 2013) di un deficit del 2,9% potrebbe rendere più difficile la chiusura della procedura per deficit eccessivo contro il nostro paese. Mario Monti, di tutta risposta, ha invece dichiarato che “con ogni probabilità, l‘Italia uscirà dalla procedura di deficit eccessivo ad aprile 2013″.
La posizione dell’Ue è la seguente: dopo l’annuncio del governo italiano della scorsa settimana di rimborsare le imprese creditrici della Pa (con 40 miliardi di euro) e la conseguente previsione dello stesso di un deficit del 2,9% per il 2013, la chiusura della procedura sarebbe più difficile. “Con un deficit a questi livelli, l’Italia è in una situazione limite” ha spiegato la fonte.
La procedura, secondo quanto lasciato intendere a febbraio da Rehn, si sarebbe dovuta avviare alla chiusura nel mese di maggio (mese in cui la Commissione pubblicherà le sue prossime previsioni economiche). Ora, secondo la fonte, la situazione è cambiata. Non è d’accordo però il premier uscente Mario Monti. “E’ da tempo che è aperta questa procedura e noi abbiamo cercato di accelerare l’uscita” ha detto.