Saras ha chiuso il 2012 con una perdita netta di 90,1 milioni euro, in crollo verticale rispetto all’utile di 58,8 milioni registrato nel 2011. I ricavi del gruppo petrolifero, spiega una nota, sono stati pari a 11,8 miliardi (+8% a/a), mentre l’Ebitda è arrivato a 173,6 milioni (394,3 milioni nel 2011).
Ammortamenti e svalutazioni sono stati pari a 244,2 milioni (213,3 milioni nel 2011). Solo nel quarto trimestre è stata effettuata una svalutazione per circa 36 milioni di alcuni cespiti del settore marketing. Gli oneri finanziari netti sono stati di 51,9 milioni (61,6 milioni nel 2011). Il risultato netto adjusted è risultato negativo per 35,2 milioni (-17,7 milioni nel 2011). Gli investimenti si sono attestati a 119,3 milioni, in linea con il programma previsto per l’esercizio, e quasi interamente dedicati al settore Raffinazione (circa 97 milioni). La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2012 era pari a -218 milioni, in miglioramento rispetto al dato di inizio anno (-653 milioni).
Per quanto riguarda la capogruppo, i ricavi si sono attestati a 10.792 milioni (+7,4%), l’Ebitda è stato negativo per 93 milioni (112 milioni nel 2011). La perdita netta è arrivata a 154 milioni (-45,5 milioni in 2011), mentre gli investimenti sono saliti da 65 a 97 milioni. La posizione finanziaria netta è risultata negativa per 470,6 mln (-693,3 mln in 2011).
Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti di non distribuire alcun dividendo per l’esercizio 2012.