Il Vaticano domani accoglierà i poteri forti di tutto il mondo. Oltre alle rappresentanze italiane (il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il capo del governo Mario Monti, i neo presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso, il presidente della Corte Costituzionale Franco Gallo e i vari ministri), si riuniranno per dare omaggio al nuovo Pontefice tutti i leader mondiali.
Il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden sarà accompagnato dal governatore del New Mexico, Susan Martinez, e da Nancy Pelosi (leader della minoranza democratica alla Camera). Con loro, anche John DeGioia, presidente dell’Università (dei gesuiti) di Georgetown di Washington. Dai paesi del Sud e Centro America, il presidente argentino Cristina Fernandez de Kirchner, il presidente del Brasile Dilma Rousseff, il presidente cileno Sebastian Pinera, quello del Paraguay Federico Franco e quello messicano Enrique Pena Nieto. Poi, dalla Spagna il principe della Asturie Felipe, il premier Mariano Rajoy dal Portogallo e dalla Germania la cancelliera Angela Merkel.
Molti saranno i rappresentanti delle Chiese cristiane non cattoliche quelli delle altre delegazioni ortodosse. Foltissima anche la rappresentanza ebraica: il rabbino capo di Roma, Riccardo di Segni, il presidente della Comunità di Roma Riccardo Pacifici, Roberto Gattegna presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane e Oded Wiener direttore generale del Gran rabbinato di Israele. Per i musulmani, sarà presente Mohamed Youssef Hajar (segretario generale dell’Islamic Organization of Latin America) e l’imam Yahya Pallavicini della comunità religiosa islamica Coreis.
Tutti i potenti della terra si inchineranno davanti a Papa Francesco. I riti per l’inizio del pontificato del cardinale Bergoglio avranno inizio alle 9.30. Prima del complesso cerimoniale e della consegna dei simboli del ministero (il Pallio pastorale e l’Anello del Pescatore), il Papa farà un giro con la jeep in Piazza San Pietro.