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Cir: rosso di 33 milioni nel 2012, niente dividendo

I ricavi sono cresciuti di quasi il 12%, a oltre 5 miliardi di euro. Margine operativo lordo superiore ai 300 milioni di euro, ma in contrazione rispetto al 2011 a causa del minore contributo delle società più attive nel mercato domestico, in particolare Sorgenia ed Espresso.

Cir: rosso di 33 milioni nel 2012, niente dividendo

Il gruppo Cir ha chiuso il 2012 con un risultato netto negativo per 33,1 milioni (contro l’utile da 9,7 milioni del 2011), per effetto della perdita riportata da Sorgenia, dovuta in particolare a svalutazioni di attività. Il rosso è arrivato nonostante l’utile conseguito da tre delle quattro principali controllate operative della holding della famiglia De Benedetti (Espresso, Sogefi e Kos).

I ricavi sono cresciuti di quasi il 12%, a oltre 5 miliardi di euro. Margine operativo lordo superiore ai 300 milioni di euro, ma in contrazione rispetto al 2011 a causa del minore contributo delle società più attive nel mercato domestico, in particolare Sorgenia ed Espresso. L’indebitamento finanziario netto del gruppo al 31 dicembre 2012 ammontava a 2.504,4 milioni di euro, contro i 2.593,6 milioni del 30 settembre 2012.

Il consiglio d’amministrazione proporrà all’assemblea di non distribuire dividendi. Inoltre, su iniziativa dell’amministratore delegato, proporrà di ridurre di oltre il 50% il valore del piano d’incentivazione per top management e dirigenti.

L’andamento del gruppo Cir nel 2013 “sarà influenzato dall’evoluzione del contesto macroeconomico, in particolare dall’andamento dell’economia italiana, caratterizzata da una perdurante recessione la cui intensità non è al momento prevedibile. In questo contesto tutte le principali controllate operative del gruppo proseguiranno le azioni di efficienza gestionale senza tuttavia rinunciare alle iniziative di sviluppo delle attività”, sottolinea la società.

“Nel 2012 il nostro gruppo – ha commentato Rodolfo De Benedetti, amministratore delegato di Cir – ha risentito delle conseguenze della recessione che ha colpito vari paesi europei, Italia inclusa, e delle difficoltà che vivono alcuni dei settori nei quali operiamo, in primo luogo l’energia e poi i media. Il risultato netto è stato condizionato da oneri non ricorrenti.

Tutte le nostre aziende continuano comunque ad avere un buon posizionamento competitivo, in molti casi superiore rispetto a quello dei concorrenti, soprattutto Sogefi, che sta proseguendo l’espansione internazionale, ed Espresso, nonostante la grave crisi dell’editoria”.

Le priorità strategiche per il 2013 “saranno la focalizzazione sulle quattro attività principali del gruppo, con particolare attenzione all’energia e ai media, la disciplina finanziaria e il raggiungimento della massima efficienza, senza rinunciare alle azioni di sviluppo nelle aree di attività e nei mercati a più elevata crescita. Nonostante il difficile contesto attuale, continuiamo ad avere fiducia nella capacita del gruppo di poter generare valore nel mediolungo periodo”.

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