Banca Generali chiude il 2012 con un utile netto che balza del 76% a 129,2milioni di euro, miglior dato di sempre nella storia della banca. Il cda ha proposto un dividendo in crescita del 64% a 0,90 centesimi per azione. Si tratta di un dividend yield del 6,4% sulla base dei prezzi di chiusura di Banca Generali al 7 marzo 2013 ( 14,15 euro per azione). In Borsa il titolo brilla con un rialzo del 4,24% (+1,66% l’indice Mid Cap e +1,10% l’Italia All-share). Un risultato attribuibile in primo luogo al rilevante incremento del margine di intermediazione salito del 38,7% a 338 milioni grazie al contributo del margine di interesse e delle commissioni nette (331,1 milioni di euro, +39,7% escludendo Generali Investment Luxembourg “GIL”). Nel solo quarto trimestre l’utile netto è risultato in crrescita del 42,6% a 31,7 milioni, con il margine di intermediazione a 81,4 milioni, +26,9% (79,8 milion di euroi, +27,8% ex-Gil).
La raccolta netta complessiva realizzata nel 2012 si è attestata a 1.602 milioni di euro (+27%). E il 2013 è partito in accelerazione Nei primi due mesi la raccolta ha mostrato un ritmo di crescita doppio rispetto alla media dei mesi precedenti realizzando una raccolta totale di 410 milioni di euro, con una concentrazione nella componente gestita (361 milioni di euro nel bimestre), in particolare fondi e gestioni di portafogli”. Il gruppo si conferma fiducioso sulle prospettive di crescita.“Lo stesso andamento dei mercati finanziari internazionali resta improntato alla volatilità, complici alcune variabili macro-economiche e di politica monetaria, ma con selettive opportunità da saper cogliere – ha rilevato Banca Generali nella nota sui conti – Crediamo che questa situazione favorirà un aumento della domanda di consulenza finanziaria specializzata, trasformandosi in un’opportunità di ulteriore crescita che Banca Generali è pronta a sfruttare, forte dell’esperienza dimostrata durante anni complessi come quelli seguiti alla crisi Lehman, dove la società si è distinta per l’accuratezza nella gestione dei risparmi delle famiglie e capacità di sviluppo”.
I NUMERI DEL 2012
Tornando ai numeri dell’intero esercizio, il margine d’interesse si è attestato a 111,6 milioni di euro, con un rialzo del +127,4%, che riflette il livello di redditività del portafoglio titoli della Banca, la crescita dei depositi e dell’attività di finanziamento contro garantita e da ultimo il contributo legato alla partecipazione della Banca alle attività di finanziamento promosse dalla BCE nel dicembre 2011 e nel febbraio 2012 (Ltro). Il portafoglio della Banca ha una redditività del 3,3% medio (2,4% nel 2011) a fronte di un profilo prudente, con una maturity di 1,8 (era pari a 2,5 a fine 2011) e una duration di 1,3 (era 1,1 a fine 2011) e la presenza esclusiva di titoli obbligazionari senior.
Le commissioni lorde si sono attestate a 384,6 milioni di euro, in crescita del 9,7% rispetto allo scorso esercizio (355,6 milioni di euro, +10,2% ex-GIL). L’87% del totale è stato rappresentato dalle commissioni ricorrenti (di gestione, di sottoscrizione e bancarie) Positiva in particolare la dinamica delle commissioni di gestione che si sono attestate a 280 milioni di euro nell’anno, con un incremento del 4% nell’ultimo trimestre (€251 milioni, +5% nel trimestre ex-GIL). Le commissioni nette hanno segnato un aumento del 14% a 214,1 milioni di euro, (207,2 milioni di euro, +14,3% ex-GIL) in presenza di un pay-out sostanzialmente in linea con la media degli ultimi due anni.
I costi operativi si sono attestati a 145,2 milioni di euro (142,5 milioni di euro, +4,6% ex-GIL). Il leggero aumento è in parte riconducibile ad un aumento dei costi sostenuti per migliorare la piattaforma tecnologica della Banca, che verrà ulteriormente sviluppata nel corso del 2013 con il lancio della firma digitale su tablet previsto entro il primo semestre.
L’attivo del gruppo sale a 7.317,3 milioni di euro (+60,9% rispetto allo scorso esercizio) per l’aumento dei depositi della clientela e delle attività di credito contro garantito e alle operazioni di rifinanziamento con la Bce. Il patrimonio netto consolidato è di 395,1 milioni di euro (+51% rispetto ai €262,4 milioni di fine 2011), il Tier 1 Capital ratio è salito all’11,8% (dall’11,1% di fine 2011) e il Total Capital ratio al 13,0% (dal 12,8% di fine 2011).
“Siamo molto soddisfatti del forte sviluppo registrato dalla Banca nell’ultimo anno – ha commentato l’ad Piermario Motta – in un contesto di persistente volatilità e difficoltà economiche siamo riusciti a crescere in modo esponenziale sia nella raccolta che nei profitti, senza alterare la solidità patrimoniale e la capacità di retribuire gli azionisti, tratti distintivi della nostra realtà che sono infatti ulteriormente migliorati”.
RACCOLTA NETTA E MASSE IN GESTIONE
A fine 2012 le masse totali si sono attestate a 26,2 miliardi di euro, in crescita del 12% rispetto ai 23,3 miliardi di euro dell’esercizio precedente. Nel dettaglio, le masse gestite sono pari a 18,4 miliardi (il 70% del totale), in crescita del 15% rispetto all’esercizio precedente. L’incremento è da legare alla raccolta netta gestita (pari a 1.627 milioni di euro nel periodo) e alla buona performance degli attivi sottostanti, pari al 7,7% netto su base media ponderata. Nello specifico le masse investite in fondi e gestioni di portafogli sono pari a 9,9 miliardi di eruo (+14% rispetto allo scorso esercizio).Le masse amministrate sono pari a 7,8 miliardi di euro, in crescita del 7% rispetto all’esercizio passato. Di questi 2,1 miliardi di euro sono rappresentati da conti correnti. La raccolta netta complessiva realizzata nel 2012 si è attestata a 1.602 milioni di euro (+27%).
“Nella prima parte dell’anno – spiega Banca Generali nella nota – la raccolta si è concentrata su prodotti difensivi di liquidità e su prodotti assicurativi, mentre nella seconda parte dell’anno la raccolta si è aperta a fondi e gestioni di portafogli allo scopo di diversificare i patrimoni e cogliere le opportunità di investimento dei mercati internazionali. L’andamento molto positivo della raccolta evidenziato durante lo scorso esercizio è proseguito nei primi due mesi del 2013. Gennaio e febbraio hanno infatti mostrato un ritmo di crescita doppio rispetto alla media dei mesi precedenti realizzando una raccolta totale di 410 milioni di euro, con una concentrazione nella componente gestita (€361 milioni nel bimestre), in particolare fondi e gestioni di portafogli”.