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Bersani: Grillo e Berlusconi pericolosi, Monti ha cambiato personalità

SPECIALE ELEZIONI – Il segretario Pd nell’ultimo giorno di campagna elettorale: “Monti? In giro ha colpito il prospettarsi come di un cambio di personalità. E non so quanto abbia portato vantaggio” – “Europa preoccupata da Berlusconi” – “I grillini stiano attenti alla democrazia, io non voglio la compravendita, ma dialogare con alcuni di loro”.

Bersani: Grillo e Berlusconi pericolosi, Monti ha cambiato personalità

Grillo un pericolo per la democrazia, Monti un esempio di doppia personalità, Berlusconi un’angoscia per l’Europa. Nell’ultimo giorno di campagna elettorale sono queste le immagini evocate dal leader del Pd, Pier Luigi Bersani, in un’intervista al quotidiano
“Europa”. 

“Girando per l’Italia ho avuto la netta sensazione che gran parte degli italiani si siano trovati di fronte a un Monti che non si aspettavano. Non so se la sua vera natura fosse quella di prima o quella di adesso, registro che in giro ha copito il prospettarsi come di un cambio di personalità. E non so quanto abbia portato vantaggio”. Insomma, “non è che Monti deve dire a me cosa bisogna fare. Ho sempre pensato che il centro non avrebbe fatto faville, di certo non può  incrociare qualche sommovimento profondo nel Paese”. 

Quanto al Cavaliere, secondo Bersani il ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Schauble, “non è preoccupato” da una vittoria del centrosinistra: “Piuttosto, ho visto in un’intervista che è preoccupato per Berlusconi. La destra nel nostro Paese esiste e non vorrei sottovalutarla. Sembrava scomparsa, ma dopo un periodo in cui sembrava fatta di nebbia e c’eravamo solo noi, hanno richiamato un po’ del loro elettorato, perché in tutti i Paesi europei e del mondo la destra esiste. Credo che abbiano ricostruito una parte del loro patrimonio elettorale, ma una cosa è ricostruire, un’altra è essere espansivi. Vedo anch’io che non ce la fanno, tuttavia con le mosse di Berlusconi i conti si fanno sempre dopo perché rispondono a una predisposizione di un certo popolo di destra a farsi convincere”.

Quanto ai grillini, Bersani chiede che “diano un occhio alla democrazia, per favore. Le proposte si possono fare e valutare tutte, ma se il meccanismo non è democratico è un guaio. E lì non c’è un meccanismo democratico”. Il leader del Pd ha quindi smentito di voler reclutare esponenti del Movimento 5 Stelle: “Non c’è alcuna compravendita. In Parlamento si discute di tutto con loro. Non ho nessuna difficoltà. Quando dico ‘scouting’ voglio capire quale sarà la posizione, se sarà di rifiuto totale o se saranno disposti a ragionare oppure no. Ci sono diverse componenti, una vicina alla destra e altre no”.

Quanto alle prime misure che il Pd intende adottare in caso di vittoria alle elezioni, “ci saranno alcune lenzuolate. C’è bisogno di un colpo secco in qualche direzione, moralità, lavoro, liberalizzazioni. Civismo e lotta alla corruzione, cittadinanza ai figli degli immigrati e un piano di piccole opere: sistemiamo le scuole, qualcosa di concreto”. 

Bersani precisa infine che non punta a “una patrimoniale sulla ricchezza mobile. Non intendo metterla semplicemente perché non si sa a chi farla pagare. Ci sono in Italia 800 persone che guadagnano più di un milione di euro: vogliamo far pagare tutto a loro? L’operazione, piuttosto è far emergere, far tracciare la ricchezza”.

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