Non ci sono più i Roma-Juventus di una volta. L’amara (si fa per dire…) considerazione deriva dalle conferenze stampa della vigilia, all’insegna, come direbbero nella capitale, del “volemose bene”. “Faccio gli auguri a Zeman per il suo futuro e ad Andreazzoli” ha dichiarato Antonio Conte, “Veder giocare la Juve è una goduria per gli occhi” ha ribattuto il neo tecnico giallorosso. Complimenti da una parte, complimenti dall’altra. Maturità del nostro calcio o semplici effetti collaterali? Propendiamo per i secondi, che nell’ordine sono: l’esonero di Zeman e la lontananza siderale della Roma dalle zone nobili della classifica. All’andata infatti, con il boemo in panchina e i giallorossi teoricamente in lotta per lo scudetto, i toni furono ben altri. Un girone dopo, anche alla luce dei 21 punti di distacco e di una situazione che sta per esplodere, la Roma sceglie il basso profilo, anche per non svegliare il can che dorme.
La Juventus infatti vive un sogno ad occhi aperti chiamato Champions League, e proprio a quello si appellano i giallorossi, che sperano di trovare un avversario con le pile scariche. “Sarà una partita importante, avrei preferito giocarla domenica sera ma invece ci toccano tre gare in sette giorni – ha ammonito Conte. – La Roma ha grandissimi valori tecnici, è una sfida ad alto indice di difficoltà. La Juve dà sempre grandi stimoli e motivazioni, per questo dobbiamo prendere la partita con le pinze e con grandissima attenzione”. Non a caso il tecnico confermerà quasi in blocco la formazione del Celtic Park, salvo un paio di cambi obbligati. Le squalifiche di Marchisio e Peluso rilanceranno Pogba e Asamoah, quest’ultimo al rientro dopo la lunga assenza legata alla Coppa d’Africa. E poi ci saranno Vucinic e Matri, la nuova coppia gol della Juventus. “In attacco non ci sono gerarchie – ha spiegato Conte. – Scelgo tra i miei 5 attaccanti, adesso si trovano bene Vucinic e Matri, prima c’erano Vucinic e Giovinco, prima ancora Quagliarella. Non ho grandi problemi davanti”.
A dire il vero neanche dietro, come testimoniano i numeri. A leggerli non sembrerebbe proprio poter esserci partita: la miglior difesa del campionato (16 gol subiti) contro la penultima (45, 4 in meno del Pescara), e la parità in attacco (50 reti segnate a testa) non riequilibra certo le cose. Ma il calcio si sa, riesce a sfuggire spesso dalla banalità dei pronostici, dunque nulla va dato per scontato. Appuntamento all’Olimpico allora, sperando che in campo Roma-Juventus torni ad essere ciò che è sempre stata. Una partita ad alto indice di spettacolo.
PROBABILI FORMAZIONI
Roma (3-4-1-2): Stekelenburg; Piris, Burdisso, Marquinhos; Torosidis, De Rossi, Pjanic, Balzaretti; Lamela; Osvaldo, Totti.
In panchina: Goicoechea, Lobont, Taddei, Romagnoli, Tachtsidis, Perrotta, Marquinho, Bradley, Florenzi, Lopez.
Allenatore: Aurelio Andreazzoli.
Indisponibili: Castan, Dodò, Destro.
Squalificati: Guberti.
Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Vucinic, Matri.
In panchina: Storari, Rubinho, Marrone, Isla, Padoin, Giaccherini, Quagliarella, Giovinco, Anelka.
Allenatore: Antonio Conte.
Indisponibili: Chiellini, De Ceglie, Pepe, Bendtner.
Squalificati: Marchisio (1), Peluso (1).
Arbitro: Gianluca Rocchi (Firenze).
Assistenti di linea: Di Liberatore – Manganelli.
Assistenti di porta: Orsato – Damato.
Quarto uomo: Tonolini.
