F2i continuerà a “mettere a punto aggregati omogenei di asset, al fine di realizzare anche in Italia complessi significativi in linea con quanto da tempo esiste negli altri maggiori Paesi europei”. Lo annunciano Ettore Gotti Tedeschi e Vito Gamberale, presidente e ad di F2i, in una lettera inviata agli investitori e al Cda per commentare l’attività svolta nel 2012.
La filosofia d’investimento è dunque la stessa che ha portato fino ad oggi F2i a costruire sei poli d’attività: “un’importante rete nella distribuzione gas” (con Enel Rete Gas), “un riferimento d’avanguardia” nella banda larga (Metroweb), “un significativo sistema” nel waste to energy (attraverso le due joint venture con Iren), “una più articolata presenza nel campo aeroportuale” (a Napoli, Torino, Firenze e a Milano con Sea) e “realtà non trascurabili” nell’acqua (sempre con Iren) e nelle energie rinnovabili.
Nella missiva, i manager ribadiscono la correttezza del proprio operato sull’Ipo Sea e sottolineano come fino ad oggi F2i si è dimostrato come uno dei fondi meno onerosi perché “dopo appena tre semestri di investment period non sono più state richiamate le management fee”.