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Telecom Italia: ridotto il debito, ma frena l’Ebitda. Bernabè: “Raggiunti gli obiettivi dell’anno”

I ricavi dell’esercizio 2012 ammontano a 29.503 milioni di euro, in calo dell’1,5% rispetto all’esercizio 2011 – Il presidente Franco Bernabè: “Il Gruppo è riuscito a conseguire nel 2012 un fatturato in crescita, confermando nel contempo una buona redditività”.

Telecom Italia: ridotto il debito, ma frena l’Ebitda. Bernabè: “Raggiunti gli obiettivi dell’anno”

Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia si è riunito ieri sotto la presidenza di Franco Bernabè per esaminare i risultati preliminari del Gruppo al 31 dicembre 2012.

Franco Bernabè ha commentato: “Il Gruppo è riuscito a conseguire nel 2012 un fatturato in crescita, confermando nel contempo una buona redditività, tra le maggiori del comparto anche grazie ai risultati del business domestico, che ha raggiunto tutti gli obiettivi dell’anno ribadendo il ruolo di principale generatore di cash flow per il Gruppo.

Guardiamo con maggiore serenità al futuro anche grazie al nuovo approccio regolamentare delineato dalla Commissione Europea mirato a garantire la stabilità dei prezzi wholesale sul rame e adeguati incentivi per gli investimenti sulle nuove reti in fibra. Tale impostazione ci permetterà di agire più efficacemente nello sfidante contesto competitivo che l’evoluzione dei servizi legati ad internet sta disegnando”.

RISULTATI PRELIMINARI DEL GRUPPO TELECOM ITALIA

I ricavi dell’esercizio 2012 ammontano a 29.503 milioni di euro, in calo dell’1,5% rispetto all’esercizio 2011 (29.957 milioni di euro); la riduzione di 454 milioni di euro è prevalentemente dovuta alla Business Unit Domestic a cui si contrappone l’incremento relativo alla Business Unit Argentina (+564 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (+134 milioni di euro). In termini di variazione organica i ricavi consolidati registrano un incremento dello 0,5% (+151 milioni di euro).
In dettaglio, la variazione organica dei ricavi è calcolata escludendo:

– l’effetto delle variazioni dei cambi pari a -569 milioni di euro, prevalentemente relativo alla Business Unit Brasile (-535 milioni di euro) e in maniera meno significativa alla Business Unit Argentina (-55 milioni di euro) e ad altre società del Gruppo (+21 milioni di euro);

– l’effetto della variazione di perimetro di consolidamento (-14 milioni di euro) principalmente riferibile alle cessioni delle partecipate Loquendo (Business Unit Domestic) avvenuta il 30 settembre 2011 e Matrix (Altre Attività) avvenuta il 31 ottobre 2012;

– l’effetto di una riduzione di ricavi pari a 22 milioni di euro dovuta alla chiusura di controversie commerciali con altri operatori.

L’EBITDA è pari a 11.665 milioni di euro e diminuisce, rispetto all’esercizio precedente, di 506 milioni di euro (-4,2%), con un’incidenza sui ricavi del 39,5% (40,6% nell’esercizio 2011). In termini organici l’EBITDA si riduce di 246 milioni di euro (-2,0%) rispetto all’esercizio precedente e l’incidenza sui ricavi registra una flessione di un punto percentuale, passando dal 41,2% nell’esercizio 2011 al 40,2% nell’esercizio 2012, a causa del maggior peso dei ricavi del Sud America, la cui marginalità è inferiore a quella del Business Domestico, nonché dell’incremento del fatturato per terminali mobili, finalizzato ad una maggiore penetrazione dei servizi dati.

L’operating free cash flow è pari a 6.466 milioni di euro, in aumento di 699 milioni di euro rispetto al 2011 (5.767 milioni di euro), contribuendo positivamente alla riduzione dell’indebitamento finanziario netto. In particolare l’indebitamento finanziario netto rettificato al 31 dicembre 2012 è pari a 28.274 milioni di euro, in diminuzione di 2.140 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2011 (30.414 milioni di euro).

Nel quarto trimestre 2012 l’indebitamento finanziario netto rettificato è diminuito di 1.211 milioni di euro rispetto a fine settembre 2012; in particolare, la generazione di cassa operativa ha ampiamente assorbito il fabbisogno derivante dal versamento di imposte sul reddito per circa 700 milioni di euro.

Il margine di liquidità al 31 dicembre 2012 ammonta a 16,14 miliardi di euro (14,7 miliardi di euro a fine 2011) ed è costituito da liquidità per 8,19 miliardi di euro (7,72 miliardi di euro al 31 dicembre 2011) e dalle linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo pari a 7,95 miliardi di euro (7 miliardi di euro a fine 2011). Tale margine consente la copertura delle Passività Finanziarie in scadenza nel corso dei prossimi 18-24 mesi. Il personale del Gruppo al 31 dicembre 2012 è pari a 83.184 unità, di cui 54.419 in Italia (84.154 unità a fine 2011, di cui 56.878 in Italia).

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