Condividi

Bergamo, al via il Forex: domani Visco

Si apre oggi il Forex di Bergamo, che avrà come grande convitato di pietra lo scandalo della banca Monte dei Paschi di Siena – Domani interviene il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco.

Bergamo, al via il Forex: domani Visco

Lo scandalo Mps sarà il convitato di pietra al Forex di Bergamo che si apre oggi. Fra banchieri, operatori finanziari e giornalisti la vicenda della banca senese sarà al centro delle discussioni e con ogni probabilità affrontata dal discorso del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che si terrà, però, domattina. Visco ha già difeso l’operato di Via Nazionale e anche il suo predecessore Mario Draghi, ora alla Bce, ha respinto le critiche di omessi controlli o trascuratezza sul Monte parlando di frodi messe in atto dalla ex dirigenza di Siena. Frodi possibili da scoprire solo con poteri di polizia che al momento Bankitalia non ha.

Tuttavia contro il Monte, come ha evidenziato il documento letto in Parlamento dal ministro del Tesoro Vittorio Grilli, le ispezioni e la pressione sono stati continui negli ultimi anni fino a portare all’uscita dei precedenti vertici. Moral suasion e ispezioni che i banchieri da domani al Forex conoscono bene tanto da aver provocato negli anni più di un mugugno per un controllo definito a volte asfissiante. Paradossalmente la stessa azione della Banca d’Italia viene ora criticata da politica e analisti per non essere stati posta a conoscenza del mercato e dell’opinione pubblica. Tutto l’establishment bancario ha comunque difeso l’operato di Via Nazionale e definito efficace il sistema dei controlli.

Certo i nuovi vertici di Siena Alessandro Profumo e Fabrizio Viola sembrano aver circoscritto il fenomeno dei derivati e disinnescate le mine dei contratti onerosi e opachi siglati dai loro predecessori. I 730 milioni di perdite contabilizzate e l’ausilio dei Monti Bond dovrebbero evitare a Mps nuovi terremoti e bloccare sul nascere ogni possibile contagio. Il settore, Mps a parte, non viaggia però in buone acque. La crescita delle sofferenze, le ancora persistenti difficoltà di raccolta sui mercati comprimono il credito disponibile a famiglie e imprese con un conseguente rallentamento dell’economia in una spirale negativa.

Va anche riconosciuto che la situazione è migliorata rispetto ai mesi scorsi: i mercati si sono stabilizzati, lo spread è sceso ma il clima rovente delle elezioni e un 2013 di sostanziale recessione rendono il quadro fragile. Gli operatori di mercato, ne sono attesi circa 2000, sanno che sarà difficile chiedere al prossimo governo trattamenti, per esempio sul fisco, più favorevoli; semmai sarà possibile il contrario. E poi la vicenda Mps ha scoperchiato un altro nodo della tenuta del sistema bancario italiano: le fondazioni. All’Acri, il presidente Guzzetti ripete che Siena è un caso isolato e che solo gli enti hanno permesso di fornire capitali nel momento del bisogno alle banche quando gli investitori istituzionali fuggivano. Tuttavia il tema del legame fra politica e banche è tornato di prepotenza al centro del dibattito e non è escluso alcuni assetti possano essere rimessi in discussione.

Commenta