I francesi? Neanche troppo esosi, e sicuramente ottimisti. Secondo i nostri cugini infatti, il reddito medio per essere considerati ricchi si aggira sui 6.500 euro netti al mese (da un’inchiesta analoga emerse che gli italiani “pretendono” molto di più), e soprattutto il 60% di loro è ancora convinto che nonostante tutto sia possibile fare fortuna nel proprio Paese, alla faccia della crisi.
A rivelare questa tendenza è un sondaggio condotto da Ifop per Les Echos: lo stesso istituto aveva posto la medesima domanda nel 2011, e all’epoca gli intervistati avevano fissato la sbarra appena poco più sotto, intorno ai 6.300 euro mensili.
Ovviamente la cifra indicata era ed è frutto della media delle risposte dei cittadini interpellati, ma come sempre le differenze tra fasce di età e classi sociali creano dei solchi anche nel modo di intendere la vita e la ricchezza. I giovani tra i 18 e i 24 anni, cresciuti nel pieno degli anni della recessione, si “accontentano” infatti di 4.398 euro al mese, o in ogni caso con uno stipendio del genere si riterrebbero tranquillamente più che benestanti. Un over 65 invece, cresciuto con le vacche grasse e diritti e pensioni ultra-garantiti, pone l’asticella quasi sugli 8.000 euro (7.871).
Manco a dirlo, quando il parametro è la fascia di reddito, la forbice si dilata ulteriormente: chi guadagna meno di 1.200 euro al mese vede il “traguardo” ai 4.792, mentre chi già in partenza ne percepisce 4.500 o più, alza inevitabilmente la soglia almeno al doppio (9.718 euro). Poche invece le differenze tra gli intervistati di diverse inclinazioni politiche. In quel caso si distinguono solo gli elettori del Front National, particolarmente spartani: si considerano o considererebbero ricchi con “appena” 5.381 euro ogni 30 giorni.
Un’altra curiosità del sondaggio è la considerazione in sé della ricchezza. I francesi infatti, storicamente ritenuti (anche da loro stessi) propensi all’ostilità verso il culto del denaro e la sua ostentazione, questa volta sorprendono: secondo l’89% degli intervistati, la presenza di persone ricche in Francia non è un fenomeno odioso ma è utile alla società nel suo insieme. E questo nonostante la fuga all’estero di molti personaggi ricchi e famosi per scampare alla tassa Hollande (poi bocciata dalla Consulta)? Ebbene sì, perché tutto sommato l’avrebbero fatto anche loro: il 20% degli intervistati, uno su cinque, ha candidamente ammesso che se dovesse fare fortuna in un futuro prossimo in Francia, valuterebbe seriamente l’ipotesi di abbandonare il Paese. Viva la sincerità.