L’EXPORT CINESE CORRE. E L’ ASIA FA BOOM
MILANO RECORD ORA ASPETTA L’ASTA BOT
Il titolo di copertina spetta di diritto a Piazza Affari. Primo, per il robusto rialzo + 2,2% , la performance migliore d’Europa che ha portato l’indice sopra quota 17.300 punti, come non succedeva dal 2 agosto 2011. Dall’inizio dell’anno la Borsa italiana è salita del 6,4%. L’exploit cade alla vigilia di due importanti appuntamenti di oggi: la prima asta Bot del Tesoro del 2013; la prima riunione dell’anno del direttorio della Bce. Non è previsto un taglio dei tassi, importanti le parole di Mario Draghi su inflazione e ripresa.
Un’altra notizia in arrivo dalla Cina conferma l’aria di ripresa: a dicembre è ripartita la corsa dell’export (+14,1%) e dell’import (+65%) di Pechino. L’anno si è chiuso con un surplus di 231 miliardi, in crescita del 50% dopo tre anni di declino.
Il dato ha messo le ali ai listini asiatici: vola Hong Kong +0,90%, continua la marcia di Tokyo +0,70%. Dalle elezioni del 16 dicembre scorso il Nikkei 225 ha guadagnato il 22%.
Le quotazioni dei futures sull’indice S&é +0,3% lasciano prevedere una partenza sprint per la Borsa Usa.
Ieri, intanto, Wall Street è stata galvanizzata dalla buona trimestrale di Alcoa +0,5% : Dow Jones +0,46%, S&P +0,21%, Nasdaq +0,45%.
Positive, ma meno brillanti le altre Borse europee: Londra è avanzata dello 0,7%, Parigi +0,3%, Francoforte +0,3%
DEBITO SOVRANO, OGGI LE ASTE DEL TESORO
Oggi, come si è detto, l’Italia tornerà sul mercato con un’asta da 8,5 miliardi di Bot a 12 mesi. Il rendimento sul mercato secondario è caduto all’1,063%, sui minimi dall’aprile 2010, e se i compratori confermeranno domani questo rendimento sarà una testimonianza importante della ritrovata fiducia da parte del “sistema Italia”, sulla scia di quanto affermato ieri da s&P, già spina nel fianco nei momenti più duri della crisi.
“Per la crisi del debito sovrano – sostiene uno studio di S&P – il 2013 potrebbe essere l’anno della svolta”. Secondo il rapporto, l’anno potrebbe segnare l’inizio della sostenibilità dell’Eurozona superando la volatilità e la frammentazione del mercato che l’ha colpita nel corso degli ultimi anni. “Tuttavia crediamo che la fiducia degli investitori tornerà se gli Stati membri continueranno a fare progressi nel riequilibrio delle loro economie – afferma il rapporto di S&P – sia attraverso una strutturale stabilizzazione del debito sia riducendo ulteriormente il deficit esterno”. Ovvero sarà decisivo il comportamento dell’Italia dopo il voto del 24 febbraio.
Nel finale di seduta è migliorato lo spread Bund/Btp, tornato sotto i 280 punti a quota 278, con il rendimento del Btp a 10 anni in calo al 4,26%.
IL GIORNO DELLE TELECOM E DELLE BANCHE
Piazza Affari ha fatto da traino all’indice Eurostoxx grazie alle performance di tlc e credito.
In Europa il settore migliore è stato quello delle tlc (Stoxx +2,6%), dopo la notizia di una proposta avanzata di fronte Commissione europea dai principali operatori tesa a creare una rete unica europea. Telecom Italia ha corso in rialzo dell’8,8%, FranceTelecom +4,2%, Deutsche Telekom +3,3%, Telefonica +3,9%.
Telecom Italia Media +4,4%.
Un forte contributo al rialzo è venuto anche dalle banche. L’indice Stoxx del settore ha guadagnato il 2,2%, la francese Société Générale è salita del 3,4%, la spagnola Bbva è avanzata del 3,3%, a Zurigo Ubs ha guadagnato il 4,1%, Barclays +2,6%.
Ma a guidare il rialzo sono stati gli istituti italiani.
Per il quarto giorno consecutivo MontePaschi è stata sotto i riflettori, con un rialzo del 4,8%: dall’inizio dell’anno il titolo della banca senese ha guadagnato il 29,5%. Forti rialzi anche diUnicredit, salita del 4,8%, Mediobanca +3,1%, Intesa +2,4%, Banco Popolare +4,5%, Ubi +3,8%.
Ieri Ubs ha scritto in un report che per le banche italiane lo scenario macroeconomico e politico è in miglioramento: il broker ha anche alzato il target price di alcuni istituti di credito, i preferiti restano Intesa e Unicredit.
DENTRO PIAZZA AFFARI
Atlantia “in data odierna ha avviato i contatti con la societa’ Gemina finalizzati alla verifica dei presupposti per un’eventuale operazione di integrazione societaria tra le due holding”. Lo afferma una nota di Atlantia dopo le numerose indiscrezioni dei giorni scorsi relative all’operazione e il rimbalzo del titolo in borsa.
Fra le assicurazioni si è mossa poco Generali +0,2%, ma Fondiaria Sai ha guadagnato il 5,8% e Unipol il 5,4%.
Nel risparmio gestito ha corso Mediolanum +4,8% dopo i buoni risultati di raccolta del mese di dicembre. Sotto i riflettori stamane Banca Generali dopo gli ottimi risultati sulla raccolta annunciati ieri nel dopo Borsa.
Positivi i titoli dell’industria, soprattutto Finmeccanica +6,3% che ha reagito alle indiscrezioni su un’accelerazione nella vendita di Ansaldo Energia.
StM ha guadagnato l’1,2%, Fiat +1,9%, Prysmian+1,7%. Forte accelerazione di Enel Green Power +4,1%.