L’indice regionale MSCI Asia Pacific è risalito, sulla spinta di alcune buone notizie sugli utili del quarto trimestre per le società Usa. Il grosso delle comunicazioni deve ancora venire, ma l’Alcoa e la Monsanto hanno sorpreso verso l’alto.
In Giappone gli alti e bassi di Tokyo sono in questi giorni in presa diretta con lo yen. Oggi la moneta giapponese, che era salita a 87, è ridiscesa a 87,5 (‘salire’ e ‘scendere’ si riferiscono ad apprezzamento e deprezzamento e vanno in senso inverso alla quotazione contro dollaro). Questo è bastato per ridare ali alle azioni degli esportatori, che nei due giorni scorsi erano scese perché la svalutazione dello yen sembrava arrestarsi se non invertirsi. L’indice Nikkei 225 è ormai in territorio ‘bull’, essendo salito del 21% dal 14 novembre, quando il leader dell’opposizione – oggi primo ministro – annunciò l’intenzione di usare misure non convenzionali per stimolare l’economia giapponese.
L’euro si è leggermente ripreso e aspira a quota 1,31 mentre il petrolio è fermo sui 93 $/b. L’oro, dopo le cadute delle scorse settimane, si è stabilizzato intorno a 1760 $/oncia.
http://www.bloomberg.com/news/2013-01-09/asian-stocks-decline-as-japanese-exporters-fall-on-yen.html