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Golf, European tour: il circuito sfugge la crisi e guarda verso est

Il tour europeo di golf 2013 muove verso oriente, sospinto dai venti dell’economia e dagli sponsor in cerca di colline più verdi, quelle di paesi dinamici ed effervescenti.

Golf, European tour: il circuito sfugge la crisi e guarda verso est

Debuttano Bulgaria e Russia, cresce la Turchia, mentre il piatto spagnolo piange sempre di più: il tour europeo di golf 2013 muove verso oriente, sospinto dai venti dell’economia e dagli sponsor in cerca di colline più verdi, quelle di paesi dinamici ed effervescenti.

Chi paga il prezzo maggiore alla crisi è la Spagna, paese di grande tradizione golfistica, ricco di campi blasonati e adatti a ospitare grandi kermesse. Nel 2011 ben sette tornei del campionato europeo si sono disputati otre i Pirenei, ma nel 2012 le competizioni sono scese a tre e quest’anno la patria di Severiano Ballesteros deve racchiudere tutta la sua voglia di golf in un solo appuntamento, il più importante: l’Open di Spagna, vinto, nel 2012, dal nostro Francesco Molinari.

Come si sa il mondo è fatto a scale e se qualcuno scende… Due sono le new entry: Russia e Bulgaria. Della prima e del torneo che si giocherà dal 25 al 28 luglio, si sa ancora poco, mentre la Bulgaria parte col botto. L’appuntamento è per il 16 maggio, sul Mar Nero con il Volvo World Match Play al Thracian Cliffs, un fantastico percorso a precipizio sul mare, un luogo per ora sconosciuto ai più, ma presto meta da sogno per golfisti di tutto il mondo. Un appuntamento al quale saranno invitati i migliori 24 giocatori, i quali si sfideranno in confronti diretti per 3 milioni di euro di montepremi e una prima moneta di 800 mila dollari.

Di grande prestigio e soprattutto molto ricchi sono anche i tre tornei previsti in Cina. Si comincia a maggio (dal 2 al 5) e ancora una volta è Volvo a firmare il China Open al Binhai Lake Golf Club a Tianjin. Poi c’è il gran finale a Shangai con due appuntamenti ricchissimi: Il 24-27 ottobre va in scena il BMW Masters con un montepremi di 7 milioni di euro (erano 5,331 milioni lo scorso anno) e dal 31 ottobre al 3 novembre c’è il WGC – HSBC Champions al Shesshan International Golf Club, con un montepremi di 8,5 milioni di euro (erano 5,374 milioni lo scorso anno).

La Race to Dubai non annovera quest’anno due tornei prestigiosi come Hong Kong e Singapore (quest’ultimo vinto nel 2012 da Matteo Manassero), ma inserisce un altro paese in grande fermento: la Turchia. Lo scorso anno gli appassionati di questo sport hanno avuto un assaggio della determinazione con cui i turchi vogliono conquistare quote di mercato turistico nel golf, con un torneo riservato agli otto migliori giocatori del mondo, a partire da Tiger Woods e Rory McIlory. Quest’anno il pranzo è completo e la Turchia entra a pieno titolo nel circuito europeo con un Open sontuoso da 7 milioni di euro, dal 7 al 10 novembre, al Montgomerie Maxx Royal Belek in Antalya. Non si tratta di un fuoco di paglia: l’accordo con il Tour è per tre anni e ne sentiremo parlare ancora.

Fra gli appuntamenti 2013 di maggior prestigio bisogna ricordare i vari tornei degli Emirati, Dubai, Abu Dhabi e Qatar, che mettono complessivamente in campo premi per 15,7 milioni di euro, con un incremento notevole visto che erano 12 milioni di euro circa l’anno scorso. Nel “campionato di golf”, cominciato a dicembre, cresce inoltre il Sudafrica, con 6 tornei (4 nel 2012) benché non ricchissimi. Aumenta altresì il peso della Scozia: 4 i tornei nel 2013, compreso il 142esimo Open Championship a Muirfield dal 18 al 21 luglio.

L’Open d’Italia ci sarà anche quest’anno, dal 19 al 22 settembre, sempre a Torino, dove  si trasferisce dal club i Roveri a La Mandria. In un primo momento sembrava che la Federazione, per finanziare l’evento, chiedesse 20 euro ad ogni associato, invece la manifestazione dovrebbe essere sponsorizzata come ogni anno. Meno male.

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