Alexandre Pato è un giocatore del Corinthias. La notizia era nell’aria da tempo, ma ieri sera è arrivata l’ufficialità. Il sito ufficiale del Timao ha confermato le cifre dell’operazione: costo complessivo 15 milioni, per il Papero contratto quadriennale. Pato inoltre deterrà il 40% sui diritti di un’eventuale futura cessione, oltre che la maglia numero 7, vero e proprio marchio di fabbrica. Un accordo importante, che l’attaccante ha voluto festeggiare posando con la nuova maglia sul sito ufficiale del Corinthias. Non sono mancati però pensieri d’amore per il Milan: “Desidero salutare, ma soprattutto ringraziare tutti. Dal Presidente fino alle tante persone con cui ho lavorato in questi indimenticabili anni a Milano. Vado al Corinthias per giocare con continuità, ma non sarà facile dimenticare il Milan. Sono e sarò sempre legato a questa maglia, ai suoi colori e a tutti i tifosi rossoneri. Soprattutto va a loro, in questo momento, il mio pensiero e il mio grazie più grande”.
In attesa di sbloccare l’altra operazione in uscita (per Robinho al Santos si continua a trattare), in casa Milan la domanda è d’obbligo: chi sostituirà Pato? Difficile che il compito possa toccare a Balotelli, almeno ad ascoltare le dichiarazioni di Silvio Berlusconi: “Balotelli? Come ho detto più volte non mi convince come uomo”.Parole profetiche, perché poche ore dopo dall’Inghilterra sono arrivate le immagini dell’ennesima “Balotellata”, che rischiano di mettere la parola fine alla storia tra Mario e il Manchester City. Questa volta infatti l’attaccante l’ha combinata davvero grossa, arrivando alle mani addirittura con Roberto Mancini, il suo allenatore nonché mentore fin dai tempi della Primavera. La rissa, scoppiata dopo un fallaccio di Balotelli su Sinclair e sedata da Angelo Gregucci, non può passare inosservata e molto probabilmente spingerà lo sceicco Mansour a cedere il giocatore.
Dopo le parole di Berlusconi però sembra difficile che possa finire al Milan, anche se nel mercato è vietato considerare impossibile qualsiasi trattativa. Di certo il presidente rossonero sembra avere le idee chiare sui prossimi acquisti: “Servono 2-3 anni per avere una squadra competitiva e ancora protagonista in Italia e nel mondo, ma dobbiamo partire da un gruppo molto giovane. Stiamo seguendo con i nostri osservatori circa 100 giovani atleti in tutto il mondo e Drogba è chiaramente fuori da questa linea chi ci siamo dati. Mattia Destro sicuramente potrebbe rientrare nella tipologia di giocatori che cerchiamo, mentre Osvaldo supera i limiti di età che ci siamo prefissati”.
Staremo a vedere, e di certo non mancheranno i colpi di scena. Discorso che vale anche per l’Inter, sempre alle prese con Wesley Sneijder. Neanche fosse un thriller al cardiopalma, il caso si arricchisce ogni giorno di nuovi particolari. Ieri è stato il turno di Yolanthe Cabau, che, mentre il marito saltava l’allenamento per una febbre diplomatica, ha postato su Twitter (ci risiamo…) una frase sibillina: “Casa dolce casa, Milano ti amo!”. Segnali di ricongiungimento con l’Inter o ammiccamenti al Milan? In attesa di scoprirlo, i nerazzurri si godono il primo acquisto del 2013. Tommaso Rocchi ha firmato il contratto, e ha già rilasciato le prime parole da interista: “Mi sento bene, sono contento e non vedo l’ora di cominciare. Se sono qui è perché ho ancora qualcosa da dare. Lasciare la Lazio dopo tanti anni è stata una scelta difficile, ma non ero più il vice Klose, ho avuto pochissimo spazio…”.
Il vice Milito proverà a rifarsi con Stramaccioni, che intanto aspetta altri rinforzi, soprattutto a centrocampo. Il vero obiettivo è un centrocampista centrale: il sogno è Paulinho, ma è più facile arrivare a Fernando del Porto, inoltre non va dimenticata la pista Lampard, anche se sull’inglese sembra più avanti la Lazio. I nerazzurri cercano poi un portiere: il ruolo di vice Handanovic era di Castellazzi, ma quest’ultimo si è infortunato. Il nome è quello di Stefano Sorrentino del Chievo, con cui i nerazzurri parleranno lunedì prossimo. Dovessero partire Silvestre (Napoli) e Jonathan (Internacional o Palermo), ecco che potrebbero arrivare anche un difensore e un esterno (Schelotto).
Settori già rinforzati dalla Juventus, che con Federico Peluso ha messo a posto sia la difesa che la fascia sinistra. “Sono felicissimo, ho iniziato l’anno nel migliore dei modi e adesso mi godo il momento – ha dichiarato l’ex atalantino al sito ufficiale bianconero. – E’ un piacere ritrovare Conte, io nasco terzino ma ho giocato in diversi ruoli, non ho preferenze e credo sia importante essere un jolly. Saluto i tifosi, li ringrazio per l’affetto e spero di ricambiarli con buone prestazioni in campo”. L’arrivo di Peluso porterà necessariamente alla cessione di Ziegler (Fenerbahçe o Besiktas, ma occhio alla Sampdoria), ma non a quella di De Ceglie, almeno a sentire lui: “Non ho parlato con Conte o con la dirigenza riguardo al mio futuro, non so se ci sono altre squadre interessate a me. Posso solo dire che per quanto mi riguarda la mia situazione è tranquilla: sono qui e resterò qui a Torino”.
Nel capoluogo piemontese, seppur tra qualche mese, arriverà quasi certamente anche Fernando Llorente, che da ieri può trattare il proprio futuro alla luce del sole. “La Juventus tratta ufficialmente il contratto di Llorente per la prossima estate” ha scritto con un pizzico di veleno l’Athletic Bilbao sul suo sito ufficiale, a testimonianza che l’operazione è davvero in fase avanzata.