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Leone all’attacco: 300 milioni da investire. E via alla riorganizzazione dei brand

Il Cda di Generali ha dato il via libera agli investimenti da realizzare da qui a tre anni – Approvata anche una nuova strategia: dagli attuali dieci brand si passerà a soli tre marchi (Generali, Alleanza e Genertel) – Nasce Assicurazioni Generali Italia, cui faranno capo tutte le attività italiane del gruppo a partire dal novembre 2013

Leone all’attacco: 300 milioni da investire. E via alla riorganizzazione dei brand

Il Leone attacca in Italia con 300 milioni di euro di investimenti in tre anni e una strategia a tre punte: dagli attuali dieci brand il gruppo punterà in futuro su soli tre marchi (Generali, Alleanza e Genertel). Il cda del gruppo assicurativo di Trieste ha varato il nuovo piano di sviluppo in Italia con la semplificazione del modello operativo e la nascita di Assicurazioni Generali Italia, a cui faranno capo tutte le attività assicurative e bancarie italiane del gruppo e che sarà pienamente operativa da novembre 2013.

“Presentiamo un piano di crescita attraverso importanti investimenti per far diventare Generali il marchio leader in Italia – ha detto  l’amministratore delegato del gruppo Mario Greco -. Queste azioni ci consentiranno di incrementare significativamente la redditività del gruppo valorizzando le competenze interne e le reti. In un contesto sempre più competitivo il nuovo assetto ci permetterà di migliorare l’offerta e il servizio alla clientela e sviluppare al meglio il business nel nostro principale mercato”.

In particolare gli investimenti riguarderanno i brand, le reti di vendita e il miglioramento dei servizi al cliente. L’obiettivo è di ottenere con il brand Generali una chiara leadership in Italia, con un notevole rafforzamento in termini di quota di mercato, soprattutto nel danni. Il nuovo assetto, semplificato e integrato, si tradurrà in significativi benefici in termini di redditività.

La nuova struttura organizzativa si baserà su un modello multicanale e ridurrà l’attuale frammentazione attraverso il consolidamento di attività e brand simili per clientela, gamma prodotti e modello distributivo.

Dai 10 brand attuali (Generali, Ina, Assitalia, Alleanza, Toro, Genertel, Genertel Life, Augusta, Lloyd Italico, Fata) si passerà a sole tre sole compagnie, a cui faranno riferimento, nel 2015, altrettanti brand, aree di business e canali distributivi.

E ciascun brand avrà una chiara proposta e un preciso posizionamento sul mercato:

1) Generali  sarà la compagnia vita e danni che opererà tramite il marchio Generali  con un’unica rete capillare per il business retail e middle market.  Verranno integrate le sei reti agenziali oggi esistenti (Generali, Ina Assitalia, Toro, Fata, Augusta, Lloyd Italico), le fabbriche prodotto e le piattaforme operative. Il business Commercial & Corporate sarà gestito integrando l’attuale offerta di Generali, Ina Assitalia e Toro.

2) Alleanza sarà la compagnia dedicata alle famiglie italiane con la sua rete di produttori diretti e un’offerta di prodotti vita e danni.

3) Genertel sarà la compagnia vita e danni dei canali alternativi (telefono, web e bancassicurazione) .
 
“Il risultato di questo progetto  – ha detto Raffaele Agrusti, country manager per L’Italia – sarà una struttura molto più efficiente e pronta a rispondere ai nuovi bisogni dei nostri oltre 10 milioni di clienti nel paese. Con Generali nascerà un’unica rete con oltre 3 mila agenti che diventerà ancora più capillare; con Genertel valorizzeremo la grande esperienza del Gruppo nei canali diretti e, con Alleanza, puntiamo ad essere il riferimento delle necessità assicurative delle famiglie italiane grazie alla forza dei nostri produttori dipendenti”.
 
Il riassetto, sa sottoporre all’approvazione delle Autorità competenti, è programmato su più fasi e si completerà nel 2015: nel corso del 2013 saranno effettuate le operazioni societarie che permetteranno al Gruppo di assumere il nuovo assetto organizzativo; nel 2014 avverrà l’effettiva integrazione delle strutture operative, delle gamme prodotto e dei sistemi informativi; nel corso del 2015 si completerà l’integrazione commerciale, con la convergenza delle reti sul nuovo modello operativo e il completamento del percorso di omogeneizzazione dei brand. Il titolo in Borsa è salito dello 0,15.

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